Visti gli ultimi trascorsi a qualcuno sarà pur venuta la voglia di aprirsi uno Spin&Go.
Ci riferiamo ovviamente alla “sculata” per eccellenza verificatasi su Stars.it agli Spin da 50€: a gioire è stato “pitix83“, vincitore di mezzo milione di euro tondo tondo, ma anche ai suoi due sfidanti non è andata poi così male.
Emiskjoe e PigsOnTheWings infatti, si sono aggiudicati 50mila euro per il solo fatto di aver partecipato all’estrazione fortunata.
Un colpaccio da 1.000 buy-in per i perdenti (qualcosa di molto simile all’atteso annuo di un grinder Spin italiano per quel livello) e lo shot della vita per il fortunatissimo vincitore.
Tutti a giocare gli Spin quindi perché “ogni tanto casca”?
Attenzione…
L’arte di far parlare di sé
Mezzo milione fa notizia, specie se vinto in una manciata di minuti.
Il sogno dello shot che cambia la vita diventa realtà e quella possibilità su un milione prende forma concreta.
Eppure agli Spin&Go, quando ci sediamo noi comuni mortali, sembra sempre che caschino i moltiplicatori più insulsi della storia.
E se pure la ruota sembra girare dalla nostra, a partita in corso assistiamo alla serie di scoppi e controscoppi più eclatanti da che esiste il poker online.
Che succede? Siamo noi ad esser sfortunatissimi o forse gli Spin&Go non sono poi così allettanti come potrebbe sembrare?
Abbiamo provato a fare delle simulazioni utilizzando un software, per capire quanto realmente occorra esser fortunati per vincere agli Spin&Go.
I parametri utilizzati sono i seguenti:
- Chip EV – Si tratta del dato di riferimento più importante per capire quanto si è vincenti agli Spin&GO, un qualcosa di molto simile ai BB/100 utilizzati nel cash game (anche se in questo caso i moltiplicatori possono trasformare una ChipEV bassa in ROI positivo e viceversa), ovvero quante chip mediamente siamo in grado di vincere in ogni partita (considerando che lo stack di partenza è di 500 chip). Con rake all’8% per battere il livello sono necessarie non meno di 40/45 chip a partita. Un traguardo che solo i regular più preparati riescono a raggiungere nel lungo periodo.
- Numero di giochi – Abbiamo tarato le simulazioni per 25.000 Spin, circa 2.000 al mese, ovvero quanti ne gioca mediamente un professionista.
- Numero di simulazioni – Abbiamo considerato il percorso di 100 giocatori ipotetici (ognuno dei quali potrebbe aver hittato e vinto/perso uno o una serie di moltiplicatori alti, pur avendo lo stesso numero di chip medie a partita.
- Numero di Spin totali – Con 25mila Spin per 100 giocatori si considera un campione di 2.5 milioni di Spin.
CHIP EV = 60
Mantenere una media di 60 chip a partita significa battere ampiamente il livello, eppure circa il 20% dei nostri giocatori non arriva a vincere più di 365 buy-in, mentre circa la metà non supera i 25.000€ all’anno.
Soltanto il 5% riesce a raggiungere (e superare) i 1.000 buy-in (circa 50K l’anno), mentre un solo giocatore è riuscito a centrare il moltiplicatore massimo (la linea gialla che esce dal grafico). Per lui la CHIP EV è un dato quasi irrilevante…
CHIP EV = 50
Con 50 chip a partita, che sono un buon risultato per un regular e un risultato strabiliante per un amatore che non ha mai studiato seriamente la disciplina, le cose cambiano.
Circa il 30% non riesce a fare nemmeno break-even (se poi rientrate nell’1% dei casi a fine anno potreste trovarvi con un passivo di oltre 300 buy-in), mentre un altro 20% porta a casa da 0 a 200 buy-in nell’arco di tutto l’anno.
Soltanto un giocatore su due riesce a vincere tra i 200 e i 700 buy-in, pur avendo espresso la stessa qualità di gioco dell’altro 50%.
CHIP EV = 40
Avete presente quando un giocatore abbastanza scarso millanta di “crashare il livello” sebbene la sua Chip Ev non sia affatto esaltante?
Ecco, probabilmente parliamo del 3-5% dei casi, visto che in tutti gli altri sarà difficile non chiudere in negativo con 40 Chip a partita.
C’è anche qui il solito fortunello che vince lo Spin della vita, così come nelle altre simulazioni, ma circa l’80% dei giocatori a fine anno perde tra i 170 e i 900 buy-in…
CHIP EV = 30
Con una Chip Ev simile il consiglio è uno solo: fare altro.
Eppure potete star certi che non è semplicissimo tenerla ai livelli più alti, sebbene sia insufficiente a battere field e rake.
Nel 95% dei casi i nostri giocatori si trovano a perdere dai 250 ai 1.000 e passa buy-in, mentre solo l’1% riesce a fare break-even o giù di lì, salvo il solito miracolato che vince il massimale…
Short term (1K spin – CEV 40)
Fino ad ora abbiamo preso in esame simulazioni su 25mila partite, un numero che un amatore non raggiungerà nemmeno in tutta la sua carriera.
Per capire in che modo la varianza si comporta su un campione più ridotto, abbiamo fatto una simulazione su 1.000 Spin a CEV 40, ed ecco il risultato:
- Nel 78% dei casi sarete in perdita o avrete al massimo fatto break-even.
- Nel 10% dei casi avrete vinto dai 10 ai 100 buy-in circa.
- Nel 5% dei casi ne avrete portati a casa fino a 150
- Nell’1% dei casi potreste averne vinto fino a 200.
Considerando la rakeback elargita sotto forma di bauli misteriosi – CLICCA QUI per saperne di più sulla miglior offerta di RAKEBACK presente in Italia – ciò che emerge da questa analisi è piuttosto chiaro: per qualsiasi amatore o regular di medio/basso livello gli Spin&Go sono praticamente impossibili da battere, salvo casi di benedizione divina e affini.
Va da sé che i moltiplicatori massimi servono soltanto ad alimentare le false speranze di chi invece sarà probabilmente destinato ad esser triturato dalla varianza, o almeno, statisticamente è così…
E voi cosa ne pensate a riguardo?
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