Ebbene sì, domenica prossima, 28 giugno 2020, nonché prima settimana di un’estate appena cominciata, sulle poker room italiane andranno in scena ben sei tornei divisi in due giornate.
Una coincidenza fortuita ( o quasi) visto che soltanto su PokerStars.it se ne giocheranno tre, sta di fatto che i tornei col montepremi più invitante richiedono almeno due serate spese di fronte al computer.
E in un momento storico in cui gli amatori vengono coccolati dalle poker room, ci chiediamo se questa scelta venga realmente incontro alle loro esigenze, o in generale alle esigenze di tutti i giocatori.
Qui sotto uno specchietto dei 6 major divisi in 2 Day:
- Pokerstars.it – Main Event KO Series – 250k Gtd – Buy-in 100€
- PokerStars.it – 50 special – 100K Gtd – Buy-in 50€
- PokerStars.it – Sunday High Roller – 75K Gtd – Buy-in 250€
- iPoker,it – Supersize Sunday – 50K Gtd – Buy-in 50€
- People’s Poker – Sunday Light – 20K Gtd – Buy-in 50€
- Lottomatica – 20K Multi – 20K Gtd – Buy-in 100€
I pro del doppio Day
I tornei online divisi in due giornate possono piacere o non piacere, ma vi sono dei vantaggi oggettivi che non possono essere trascurati.
- La struttura – poter contare su strutture super, da 15/20 minuti a livello (che online sono davvero tanta roba) con tutti i livelli intermedi, innalza indubbiamente la componente skill a scapito della varianza. E con skill non intendiamo soltanto l’approccio tecnico, quanto piuttosto la capacità di mantenere i nervi saldi per ore ed ore di gioco, la pazienza, la freddezza nel saper cogliere i momenti giusti e via dicendo.
- No alle maratone – Per alcuni tenere alta concentrazione per oltre 7/8 ore consecutive è un ostacolo non da poco. Se rientrate tra questi e siete riusciti a superare il Day1 di un torneo online, la possibilità di ripresentarvi più freschi e concentrati per la fase più importante potrebbe essere un bel vantaggio.
- Lavoro sì, lavoro no – Chi non gioca per professione ma svolge un qualsiasi lavoro d’ufficio, potrebbe riuscire a trovarsi meglio con una formula di questo tipo, non dovendo necessariamente fare l’alba per vincere una bella somma.
I contro del doppio Day
Esistono ovviamente anche dei downside nello spalmare un torneo online su due giornate di gioco, eccone alcuni.
- L’incubo del Day2 – Se per alcuni il doppio Day risulta essere un’occasione, per altri può trasformarsi in un’arma a doppio taglio. Chi vi scrive rientra esattamente in questa categoria: una volta cessata la cosiddetta “trance agonistica”, alla ripresa dei giochi al Day2 la qualità di gioco cala drasticamente. Assieme a questa tipologia di giocatori vi sono quelli che invece tendono a “splashare” appena prima della fine del Day1, nel tentativo di imbustare più chip possibili ed evitare di ripresentarsi il giorno dopo per cercare un disperato raddoppio.
- Vale davvero la pena? – In alcuni tornei, come un Main Event che mette in palio un montepremi da un quarto di milione, il doppio Day sembra essere l’unica soluzione. In altri tornei però, con garantiti pari o inferiori ai 50K, ha davvero senso allungare esageratamente la struttura quando, sostanzialmente, il gioco non vale la candela visto che difficilmente la prima moneta raggiungerà i 4 zeri?
- Lavoro sì, lavoro no – Se è vero che alcuni possono apprezzare il doppio Day per specifiche esigenze lavorative, è vero anche che per molti occasionali fare le 3 o le 4 di mattino per due giorni filati, per poi magari uscire a pochi passi dal tavolo finale e trovarsi con una manciata di buy-in in più in tasca può essere davvero difficile da digerire.
Ora lasciamo la parola a voi: cosa ne pensate di questa abbuffata di tornei divisi in due giornate proprio all’inizio della stagione più calda?
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