Value bet: Cos’è e come usarla

Mag 8, 2019

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Nel poker è molto importante tenere sotto controllo la situazione e massimizzare i propri guadagni in ogni piatto. Mano dopo mano, sopratutto nel cash game, lo scopo di un giocatore dovrebbe essere sempre quello di estrarre il massimo valore possibile dalle proprie carte. Un tipo di puntata che esprime appieno questo concetto è la cosiddetta “value bet”.

Per value bet si intende una puntata che il giocatore con la mano migliore effettua con l’obbiettivo di farsi pagare la forza della sua mano da quelli che ne hanno una peggiore. In pratica la value bet è l’opposto del bluff, lo scopo è far chiamare gli altri giocatori consci di avere la mano migliore.

Immaginiamo per esempio di giocare da bottone con A♣ K♥, decidiamo di rilanciare e solo il grande buio chiama. Il flop recita: 6♠ 9♥ K♦. Il giocatore da grande buio checka, a questo punto siamo quasi sicuri di avere la mano migliore al tavolo e vogliamo farcela pagare. Andiamo per una value bet e puntiamo 2/3 del piatto. I soldi che il nostro avversario ha messo nel piatto con questo call sono il frutto della nostra value bet.

Considerazioni da fare prima di usarla

La value bet è una strategia di poker estremamente efficace e sicura. Nella maggior parte dei casi è la mossa giusta tra le alternative a disposizione. L’avversario paga ogni carta che intende vedere sul board a caro prezzo. Sfruttando la forza della nostra mano, ingigantiamo il piatto e otteniamo il massimo possibile dagli altri giocatori. Statisticamente la value bet è la strategia migliore da utilizzare quando si ha la mano più forte.

Tuttavia ci sono delle considerazioni da fare prima di optare per una value bet. Di base, prima di tutto, occorre essere sicuri di avere la mano migliore al tavolo, in caso contrario non si può parlare effettivamente di value bet. Avere un progetto di scala o di colore per esempio non è una situazione che ammette una value bet. Il nostro scopo deve sempre essere quello di farci pagare la forza della nostra mano. Se non abbiamo la mano migliore al momento, la nostra non è una value bet ma semplicemente un bluff.

Un’ulteriore considerazione da fare riguarda l’immagine che abbiamo costruito al tavolo. Se gli altri giocatori ci credono un giocatore loose aggressive, tendente ad entrare nel piatto con molte mani, allora la value bet è ancora più efficace. In casi del genere è facile non essere creduti e venire chiamati. Se giochiamo molto tight, entriamo poco nei piatti e soltanto con mani molto forti, allora bisogna riconsiderare se è il caso di fare una value bet.

Come effettuarla

Per effettuare una value bet occorre fare alcune valutazioni di diverso tipo. Come abbiamo detto, il nostro obbiettivo è farci pagare la nostra mano, dobbiamo quindi fare in modo che i nostri avversari con mani peggiori ci chiamino. In questo caso quindi bisogna scegliere la size più giusta a seconda della situazione. Già parlando delle 10 regole fondamentali per vincere a poker  abbiamo visto l’importanza della size che usiamo, questo vale anche nel caso della value bet.

Immaginate per esempio che un giocatore con una mano più debole della nostra sia disposto a chiamare una puntata fino massimo a 10€. Se noi puntiamo 8€ in teoria abbiamo perso potenzialmente 2€ che avremmo potuto ottenere. Tuttavia se puntiamo 12€, l’avversario folda facendoci perdere potenzialmente i 10€ che avrebbe chiamato.

Questo esempio in qualche modo serve a capire che è importante scegliere una size tale che l’avversario chiami. Puntare troppo alto per ottenere il più possibile da un call può invece lasciarci a mani vuote. Quanto con più precisione riuscite ad individuare in che range sta giocando l’avversario, più facilmente capirete che size usare e quanto valore potrete estrarre. Nei microlimiti sopratutto, prendete in considerazione quanto vi potete spingere a puntare a seconda degli avversari al tavolo.

Se un giocatore tight è nel piatto a seguito di un vostro rilancio preflop, tenete in considerazione che ha una mano buona e quindi potrebbe essere disposto a chiamare anche una puntata più alta. Migliore è la mano dei vostri avversari, maggiormente saranno disposti a chiamare. In caso contrario, un giocatore loose nel piatto è più probabile che abbia una mano marginale. Puntare troppo alto in questi casi è sconveniente in quanto è fortemente probabile un fold.

Perchè conviene usarla

Il motivo per cui conviene usare una value bet è che è il modo più immediato per ottenere “valore” dalla propria mano. Come dicevamo prima, statisticamente è meno probabile commettere errori value bettando piuttosto che usando altre strategie. Vediamo un esempio banale che descrive perché conviene usare una value bet.

Immaginiamo un caso simile a quello di prima, abbiamo A♣ K♥ da bottone e sia il giocatore da piccolo buio che da grande hanno chiamato il nostro rilancio. Il flop questa volta recita:  9♠ Q♦ K♦
In questo momento siamo piuttosto sicuri di avere la mano migliore al tavolo. Giocare questa mano in slow play però è decisamente rischioso. Il board è aperto a possibili progetti di colore ed eventuali progetti di scala. Checkare qui è sempre sbagliato in quanto rischiamo di perdere tutto il valore che potremmo estrarre. Una carta di quadri al turn ci metterebbe in una pessima situazione, da un momento all’altro la nostra mano potrebbe diventare la più debole.

Value bettare conviene spesso anche per il semplice motivo che veniamo chiamati da mani più deboli che restano sotto fino alla fine. Un giocatore con un progetto di colore per esempio, se non folda alla nostra value bet e non prende il quadri al turn sarà costretto a foldare in seguito e ci avrà regalato quei soldi al flop. Allo stesso modo, abusiamo del vantaggio sulle coppie più deboli della nostra. La value bet è la strategia più sicura per massimizzare la forza della nostra mano. Ricordatevi sempre che, nei microstakes del cash game in particolare, la value bet è la strategia migliore per ottenere un profitto costante nel lungo periodo.

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