La prossima settimana avverrà qualcosa di speciale per quanto riguarda il grande poker live internazionale. L’EPT infatti, compirà 20 anni dal suo debutto. E lo farà in una delle sue storiche roccaforti, ovvero Barcellona, dove si giocherà un nuovo evento di questa stagione. Tantissimi anni dopo la prima volta di un evento targato European Poker Tour, a prendere la parola è stato John Duthie.
Il britannico è stato il fondatore del tour europeo targato PokerStars. Come possiamo leggere su Poker.org, ci ha pensato lui ha raccontare il momento esatto in cui gli è venuta l’idea di fondare il “circo itinerante” del grande poker nel Vecchio Continente. E come spesso accade nelle storie provenienti dalla terra di Albione, non poteva non esserci un elemento di curiosità e di follia anche in questi episodi.
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John Duthie e la nascita dell’EPT
Duthie, che prima di fondare l’EPT era un produttore televisivo e inevitabilmente un appassionato di poker, ha svelato lo scenario e l’episodio in cui è nata l’idea del circuito.
Credo che la prima volta fu a Las Vegas nel 1997. Non avevo mai giocato a No Limit Hold’em, gran parte dei miei successi e dei miei fallimenti avvennero nel Seven Card Stud quando giocavo cash al Victoria casino di Londra. Mi piaceva il solo fatto di giocare, volevo semplicemente divertirmi e trovare qualcosa per occupare il tempo che prima occupavo a bere. Quindi mi serviva qualcosa da fare…
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Ma quali furono le fonti di ispirazione per John Duthie per dare vita allo European Poker Tour? Di fatto ancora una volta gli Stati Uniti gli fecero accendere la lampadina:
Ho visto i primi eventi del World Poker Tour negli Stati Uniti. Lo consideravano come un circuito mondiale ma di fatto si giocava solo nel loro Paese, tranne la tappa di Parigi. Avevo iniziato a giocare a poker da qualche anno, conoscevo alcuni casinò e avevo una buona esperienza da produttore televisivo. Così mi sono detto: perchè non provare?
E si arriva dunque alla fondazione dell’EPT. Una realizzazione che è passata attraverso tre aspetti fondamentali: le sedi, la produzione televisiva e le qualificazioni online ai tornei live. Così Duthie sulle scelte fatte:
Ho in primis fatto un accordo con il Grosvenor per il primo anno. Una volta che hanno accettato, era tutta una questione di tempo affinchè altre sedi in Europa potessero dare spazio all’evento.
Per la produzione televisiva ero andato in primis alla Mersey Television perchè avevo degli amici tra i produttori. Poi ho realizzato che mi serviva qualcuno che avesse esperienze nel broadcast in esterna.
Infine PokerStars, che non doveva essere partner dell’intero circuito. In un primo momento doveva affiancarmi per un solo evento, non volevo che una sola room prendesse l’intero controllo. C’erano tante room che volevo intorno a me. Poi ebbi un incontro con i vertici di PokerStars, Isai Scheinberg mi fece presente di voler creare un proprio canale televisivo e volle parlarmi una seconda volta. Durante quest’ultima conversazione capii che era più semplice e utile avere un solo partner…
