GTO Wizard è uno splendido strumento di studio, ma così rapido ed efficiente che purtroppo finisce per essere utilizzato in modo illecito, come assistente in real time. Ai vertici della piattaforma sono consapevoli del problema, e ultimamente si sono messi d’impegno per contrastarlo attivamente, per esempio con lo strumento Fair Play già di grande successo.
Oggi sulla poker room online dot-com America’s CardRoom (una delle principali), in collaborazione con GTO Wizard, è stata applicata per la prima volta la formula reshuffle, un nuovo sistema per combattere la collusion e le call tra giocatori dello stesso tavolo. Andiamo a vedere come funziona, se può essere risolutivo e se andrebbe integrato in scala più ampia.
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Il problema da risolvere
Il punto su cui ACR e GTOWiz si sono focalizzati è la situazione di collusion dove più giocatori dello stesso tavolo comunicano fra loro fornendosi dei vantaggi reciproci, per esempio conoscendo le dead card e quindi un calcolo più accurato degli out.
Da notare che questo è un sistema che in parte riguarda anche il problema dei bot. Questi ultimi infatti, spesso non sono tecnicamente problematici, ma con più bot allo stesso tavolo possono conoscere le carte reciproche e prendere decisioni più precise, prendendo un vantaggio iniquo.
Il reshuffle come soluzione
Per risolvere questo problema, basta fare in modo che le carte foldate non abbiano alcuna rilevanza per il resto del gioco. Come?
Semplicemente rimescolando tutti i fold nel mazzo, con la possibilità di distribuire nuovamente le stesse carte ai giocatori successivi o sul board.
Il reshuffle di America’s Cardroom distribuisce preflop solo le carte al giocatore da UTG, e tutti gli altri devono aspettare il loro turno per vederle. Se UTG folda, le sue carte vengono rimescolate nel mazzo e si assegnano altre carte a UTG +1, che potrà quindi ricevere anche quelle foldate dal player prima.
Questo meccanismo poi si reitera per tutte le posizioni, rendendo completamente ininfluenti la conoscenza delle carte foldate dagli altri.
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I nuovi problemi
Ovviamente ci sarà una difficoltà, in particolare per chi multitabla molto, che dovrà aspettare sempre il proprio turno per giocare, senza action preimpostate come “folda sempre”. Il gioco rallenterà, creando un fastidio sia ai giocatori che alla card room stessa, che diminuendo la frequenza di mani, diminuisce anche i suoi stessi introiti.
Interrogato da poker.org, Phil Galfond si è espresso in maniera positiva, ma ha sottolineato che “Ci sono ancora modi per usare la conoscenza delle proprie carte per colludere in game, ma è decisamente minore. L’idea è di abbassare sempre di più l’EV per disincentivare il cheating”.
Infine, va considerato che in questo modo il card bunching effect va a farsi friggere, e cambia la distribuzione della forza dei range. Non un grande problema, ma da notare quando si calcolano i range preflop in maniera ottimale.
Una soluzione imperfetta è meglio di non agire
Il già citato Galfond, Matt Berkey e Joe Ingram comunque concordano su una cosa, alla quale Grinderlab si associa appieno: potrà non essere la soluzione definitiva, ma è senza dubbio una buona idea quantomeno da provare e mettere in pratica. Nel peggiore dei casi si può sempre tornare indietro come prima.
Senza dubbio avrà un impatto anche negativo, come detto, su giocatori e poker room, ma è un piccolo prezzo da pagare per aumentare la sicurezza. Quindi un prezzo che andrebbe pagato più che volentieri, anche perché meno costoso di avversari truffaldini.
In questo momento il reshuffle è attivo in test sui tavoli di Omaha-5 (Omaha con cinque carte in mano), un gioco dove vedendo molte carte preflop si possono avere informazioni molto più rilevanti. Se tutto andrà come deve, prossimamente verrà implementato in tutte le varianti di Omaha e infine ai tavoli di Texas Hold’Em.
Tu cosa ne pensi? Ti sembra una soluzione interessante? Facci sapere la tua sulla pagina facebook di Grinderlab.