Ogni giocatore di poker ha il suo piccolo segreto che l’ha aiutato a crescere come player, e alle volte ad arrivare all’apice del successo come mister Ali Imsirovic.
In un articolo del “lontano” 2018 su PokerNews, Ali ha spiegato quali sono i tre errori che una volta corretti gli hanno permesso di accelerare nella sua crescita.
Può essere un ottimo spunto per tutti i lettori di Grinderlab, che magari li commettono ancora o li sottovalutano. Scoprite i tre punti saldi di Ali Imsirovic, e se notate similitudini con il vostro gioco correte ai ripari al più presto!
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Almedin spiega di aver trovato l’ispirazione per questo articolo sentendo i discorsi di due giocatori di un torneo da $10.000, e aver pensato di far notare loro che stavano dicendo solo cose errate.
Poi ha ricordato poco tempo prima quando era un regular del NL$5, e sembrava surreale essere a distanza di 18 mesi a un torneo contro i migliori del mondo. Ciò che gli ha permesso questa scalata è stato Upswing Poker, la scuola di Doug Polk, di cui Ali è stato il secondo iscritto nella storia.
Questi sono i tre errori che ha imparato da subito a correggere:
1 – Range troppo wide preflop
All’inizio della mia carriera giocavo troppe mani, contando sul fatto che potessi far foldare la gente. Costruivo articolati modi di sfidare me stesso, completamente non necessario.
Questa cosa ha espanso i miei orizzonti creativi come poker player, ma stavo semplicemente bruciando troppi soldi aprendo troppe trash hand.
Le tabelle di range create da Doug e Ryan erano molto diverse. All’inizio ero molto rigido e deviavo da questi range molto raramente, e il mio software di tracking mi ha dimostrato che solo così il mio winrate si è alzato di almeno 5bb/100.Â
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2 – Strategia disorganizzata
Non avevo un metodo organizzato per scegliere le mani da puntare e checkare. Poi ho imparato a distribuire tutto in 4 categorie:
- Value bet – mani non per forza sempre in vantaggio, ma che in generale negano equity oltre a creare big pot quando sono davanti
- Check-call range – Puntavo troppo spesso con queste mani prima di imparare
- Bluff – All’inizio bluffavo troppo, poi per correggere il tiro troppo poco. Alla fine dopo tre mesi ho perfezionato questa porzione di strategia
- Fold – Facevo fatica a delineare il confine tra fold e bluff, per esempio a volte la differenza risiede solo nel seme di una delle due carte
3 – Bluffavo in maniera inefficiente
Bluffavo ogni mano del mio range su certe texture e nessuna in altre. Nel 2015 se aprivo da HJ una mano come 6â™ 4â™ e trovavo un flop 10-8-3-8-3 sentivo il bisogno di bluffare.
Questo bluff non è efficiente. Senza equity da migliorare tra turn e river, tutti potevano fare soldi contro di me semplicemente chiamando le mani migliori. Bastava chiamare o re-bluffare un po’ più light, come è tipico dei low stakes, e mi trovavo a bruciare soldi.