Siamo al Triton Super High Roller Londra del 2019, un £25k 6-Handed Turbo dove si stanno sfidando la leggenda Patrik Antonius e il giovane e fortissimo Charlie Carrel.
I due danno origine a una mano sbalorditiva, che andiamo a rivedere godendo del thought process di Phil Galfond. Enjoy!
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La mano tra Carrel e Antonius
Situazione: 28 left, manca poco alla bolla e i blinds sono 15k/30k ante 30k.
Preflop: Carrel (1,1M) chiede il count ad Antonius (575k) e annuncia il raise small a 80k con 8♠4♣. Patrik chiama con K♥6♣
Flop: J♦9♠6♥ (190k) – Carrel va in continuation bet a 65k, Antonius chiama.
Turn: J♦9♠6♥5♥ (320k) – Carrel e Antonius checkano per vedere il river.
River: J♦9♠6♥5♥2♦ (320k) – Carrel riflette e va all in per 460k effettivi, Patrik Antonius trova un call da manuale!
L’analisi di Galfond
Preflop e flop
“Carrel sta facendo leva sul suo stack più grande ora che ci si sta avvicinando all’in the money. Patrik con K-6o difende per quei 50k extra e si va al flop.
Il flop avvantaggia un po’ Carrel che ha un range più forte già dal preflop. Buono per le sue overpair, i J-X, ma anche per 8-7, 10-8 e simili perché è molto connesso. Antonius viceversa ha più probabilità di avere mani sconnesse come il K-6 di questo caso.
Non è facile capire il range di Carrel visto che rilancia 8-4o probabilmente è polarizzato tra mani molto forti e molto deboli, con un ampio range di complete. Antonius con bottom pair e un buon kicker – che è anche un’overcard – ha un easy call.”
Turn
“Il turn non aiuta Antonius, ma apre una straight draw a Charlie. Questo è il genere di draw che vorrei bluffare in generale, perché se avessi un open-handed straight draw e c-bettassi ⅔ pot, avrei uno strano SPR contro un push di Antonius, dovrei probabilmente foldare della buona equity. Con un gutshot non è difficile bet-foldare invece.
Ciò detto, il board è estremamente wet, Antonius può avere molte pair + draw, quindi underblufferei perché riceverei troppi call. Infatti potrei checkare, come fa Carrel, e Antonius con terza coppia e buon kicker ha un facile check back. Il K è buono perché probabilmente su un K al river Charlie punterebbe e Antonius vincerebbe di più. Non ha senso puntare al turn, troppo rischioso.”
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River
“River molto interessante: Carrel blockera scale sia con l’8 che con il 4, anche se un po’ improbabile da parte di Antonius. Poi Charlie è al bottom del suo range, non ha niente di inferiore a 8-high qui, quindi si potrebbe bluffare.
Il problema è che non ha puntato al turn su un J-high board con 1,5 di stack to pot ratio, e molte mani che vogliono piazzare una big bet al river probabilmente lo avrebbero fatto al turn.
Tirando le somme credo che al posto di Charlie punterei small per rappresentare un 6, un 9 debole, una mano come 7-7, per far foldare a Patrik qualcosa tra Q-T e 5-X. Certo, un all in andrebbe a buon fine più spesso, ma si rischia di più. Credo che una small bet appresenti meglio le mani che potremmo avere e vinca il pot a una frequenza più alta, in comparazione alla size che stiamo rischiando.
Charlie è molto confident nella sua abilità di leggere i tell avversari. Antonius è sulla scena pokeristica da sempre, ma conosco abbastanza Carrel da sapere che questo non minerà la sua sicurezza di poter leggere Antonius. Non dico che abbia preso un tell, ma è sicuramente una possibilità.
Detto ciò, sono d’accordo con l’all in anche se avrei puntato small.
Al posto di Antonius sarei preoccupato per un 9-X o uno slowplay come un set o two pair. Di bluff Carrel potrebbe avere Q-high o peggio, 10-high o peggio, ma non ce ne sono tanti su questo board.
Non ci sono molti bluff né molto valore. Patrik è bravo a leggere le mani, si affiderà alla sua esperienza. In più K-6 non blockera il range di bluff di Carrel, che non blufferà mai con 6-X o K-high, e blockera mani come K-9, 9-6 e 6-6. Alla fine trova un grande call.”
