Benjamin “bencb” Rolle va controcorrente nel discorso balancing, o meglio ricorda a tutti quale sia il punto più importante quando si gioca a poker.
Bilanciare i propri range è un’idea ottima, ma solo quando necessario. Altrimenti giocare sbilanciati potrebbe essere la scelta più corretta, anche in ottica GTO.
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Il termine “bilanciato” è probabilmente quello più frainteso del poker. Tra streaming, discussioni su reddit, e anche video di formazione pokeristica, ho visto utilizzare male questo termine più e più volte.
Cosa vuol dire davvero essere “bilanciati”, e dovrebbe mai essere davvero l’obiettivo?
Bilanciare sembra il Sacro Graal dei giocatori che cominciano a imparare la GTO. Nel mondo GTO, “bilanciare” di base significa che per tutte le mani buone che hai nel range, dovresti avere un certo numero di mani scarse (mani da call-down più deboli o bluff) per rimanere inexploitabile.
Molti giocatori pensano che game theory, bilanciamento e inexploitabilità siano la maniera ottimale di giocare a poker. Invece questo è il modo sbagliato di vedere le cose.
Non c’è valore nel bilanciare il tuo range per il puro scopo di bilanciare.
L’unico obiettivo di un giocatore davvero ottimale, dovrebbe essere massimizzare il proprio EV minimizzando l’EV dell’avversario.
Il mito del balancing
Il bisogno di bilanciare i range giunge quando due giocatori ugualmente skillati o avversari perfetti giocano uno contro l’altro. Diventare inexploitabile e bilanciare i tuoi range diventa il risultato della situazione (due avversari perfetti), ma raramente dovrebbe essere l’obiettivo.
La maggior parte delle volte, stai giocando contro avversari estremamente exploitabili, e bilanciare dovrebbe essere in assoluto una cosa da dimenticare.
Il mito del bilanciamento è che dobbiamo bilanciare tutti i nostri range con mani forti e deboli. L’obiettivo della strategia è fare in modo che i nostri avversari non sappiano mai se abbiamo una mano forte o debole, perché possiamo avere entrambe nel range.
È un discorso perlopiù senza senso, essere imprevedibile non è l’obiettivo, vincere il maggior numero di chips possibili lo è. Se vogliamo essere “GTO” poker player, dobbiamo pensare a trovare la migliore strategia, non a bilanciare.
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Quando si arriva al discorso “GTO contro Exploitative“, la gente è perlopiù confusa. Non dovrebbe esserci proprio un dibattito.
Per esempio, diciamo che sei al river e un avversario punta. Sai che bluffa raramente e ha appena sparato tre pallottole. Vorresti foldare, ma hai il miglior bluff-catch che puoi avere, e il diavolo “GTO” sulla tua spalla ti dice che devi chiamare: “Con cosa chiameremo mai se foldiamo questo?”
Giocare in maniera ottimale include considerare tutte le informazioni e prendere una decisione ragionata, non seguire ciecamente una strategia preset.
Non dovremmo mai restare attaccati a una strategia se abbiamo informazioni che ci danno una buona ragione per deviare, punto.