Poker Cash Game: i 5 errori più comuni dei principianti

Mag 1, 2019

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Il poker è un gioco dalle mille sfaccettature che, in particolare nel cash game, è in continua evoluzione. Molti giocatori, sopratutto i principianti alle loro prime esperienze col gioco, commettono l’errore di pensare al poker come ad un gioco statico. Questa attitudine li porta ad approcciarsi al poker in maniera troppo strutturata e cadono facilmente in errori sistematici tranquillamente evitabili. Nel cash game i risultati di un’impostazione errata si riflettono in maniera devastante sul proprio profitto.

Un giocatore da torneo neofita, generalmente giocando a buy-in bassi per fare esperienza, trova un field meno ostico della sua controparte da cash game. Un principiante che approccia al cash game per fare esperienza decide giustamente di approcciare ai microlimiti. Il problema è che, rispetto ai tornei, nel poker cash game anche ai microlimiti è possibile trovare giocatori di livello alto che possono abusare di chi è meno preparato. Per questo motivo vediamo oggi quali sono i principali errori che commettono i principianti nel cash game.

 

1) Non scegliere attentamente il tavolo

Un errore molto banale che commettono i principianti nel cash game è quello di sedersi a un tavolo senza fare la benché minima considerazione. Questo perché sono abituati a giocare tornei o sit dove una volta cliccato “gioca” ci si ritrova al tavolo in una posizione casuale. Nel cash game non è così che funziona. La scelta del tavolo è un elemento importantissimo, in particolare proprio per i principianti meno preparati al gioco. Può sembrare banale, ma invece la noncuranza nella scelta del tavolo è uno dei fattori di maggiore deficit nel bilancio dei giocatori di cash game. Molti professionisti infatti guardano con cura tutti i tavoli prima di decidere in quale sedere e in quale posizione.

Un primo motivo per il quale è importante osservare bene un tavolo prima di sedersi è che la posizione rispetto a un giocatore può essere determinante durante una mano. Se si utilizza un HUD poker per esempio, è possibile avere informazioni utilissime circa i giocatori. Magari si notano statistiche particolarmente “comode” e si può individuare un tipo di giocatore di cui approfittare. Nel caso notate giocatori che entrano troppo spesso nei piatti o che vanno poco in showdown, potete facilmente giocarci contro. Studiate i giocatori al tavolo prima di sedervi, osservate qualche mano e cercate di capire il loro livello di gioco. Una volta individuato il tavolo più abbordabile, sedetevi alla sinistra di quello che credete sia il giocatore più debole. Correggere l’errore di scegliere a caso il tavolo in cui giocare porterà indubbiamente un aumento di profitto sul lungo periodo. Inoltre vi abituerà a ragionare di più sui vostri avversari allenandovi a studiare le loro mosse.

 

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2) Entrare troppo spesso nel piatto

Nel cash game ogni piatto in cui decidete di entrare è un investimento che state facendo. Rispetto al gioco da torneo dove avete uno stack determinato e ogni piatto vi costa un buio relativo, nel cash game ogni mano che volete giocare vi costa direttamente soldi. Parlando delle differenze tra cash game ed mtt abbiamo già visto quanto cambia il modo di giocare nelle due modalità. Un errore comune che commettono i principianti del cash game è quello di entrare troppo spesso nel piatto. Questo è dovuto magari proprio alla differenza rispetto ai tornei dove si esplorano molte più mani. Nel cash game avere un range di chiamata troppo ampio è molto pericoloso.

I giocatori più preparati valutano attentamente se è il caso di entrare o meno nel piatto. Non giocano mai con mani deboli o marginali, evitano tendenzialmente un gioco loose se non è necessario. Questo porta quindi i principianti che giocano troppe mani a trovarsi spesso in condizioni di svantaggio. Entrare nel piatto spesso vuol dire trovarsi in situazioni dove ci si trova a gestire costantemente fasi di postflop in cui si parte sotto gli avversari. Uscire da queste situazioni non è cosa da principianti, occorre grande analisi e capacità di fare un gioco aggressivo e in bluff che è roba da professionisti. Tutto questo solo perché si commette l’errore di non foldare mani di partenza marginali. Costruendo un range di apertura più solido avrete modo di giocare con più tranquillità e difendervi meglio in ogni mano.

 

3) Limpare quando non si dovrebbe

Una cosa che i principianti sottovalutano nel cash game è l’importanza di portarsi a casa il piatto subito. Preferiscono troppo spesso grandi giocate e tentano inutilmente di strappare grandi puntate agli avversari. Per questo motivo un errore molto comune nei principianti è quello di limpare troppo spesso e quando non si dovrebbe. Limpare vuol dire limitarsi a chiamare pagando il prezzo del buio per vedere il flop, piuttosto che rilanciare o foldare. Nel cash game i principianti limpano sempre troppo spesso le mani più forti anziché giocarle aggressivamente preflop. Il problema in questi casi è permettere agli avversari di vedere il flop a un prezzo molto basso. Molte mani poi si possono trovare in situazioni postflop altamente rischiose.

Se abbiamo limpato una coppia di J ed esce un flop con K e Q per esempio, siamo in una posizione scomodissima. Limpando invece di puntare, abbiamo permesso a mani del tipo K-9 o Q-10, per esempio, di entrare nel piatto a un prezzo ragionevole. Proprio quelle mani ora ci battono e non possiamo fare niente per portarci a casa il piatto. Avendo limpato inoltre sarà difficile dare credibilità ad un ipotetico bluff. Nella maggior parte dei casi abbiamo perso il piatto per via di un limp inappropriato. Aprendo preflop avremmo quasi sicuramente fatto foldare quelle mani che ora ci stanno sopra e avremmo potuto portare a casa un piatto sicuro. Questo è un esempio banale di situazioni in cui il limp si può ritorcere contro. È un errore molto comune nei principianti perché spesso sono abituati proprio agli mtt dove il limp è gestito diversamente. Valutate sempre in base ai giocatori al tavolo e alla vostra posizione se è il caso di limpare o meno, non commettete l’errore di farlo sistematicamente con determinate mani.

 

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4) Difendere i bui sempre

Nel cash game è fondamentale estrarre il giusto valore da ogni nostra mano. Questo però non vuol dire giocare determinate mani solo perché siamo in una posizione favorevole. In tal caso un errore comune dei principianti nel cash game è quello di difendere sempre i bui in ogni occasione. Alla base c’è un’errata convinzione per cui non si vuole cedere il proprio buio a chi sta provando uno steal. Difendere il buio sempre è un’abitudine sbagliata sotto molti punti di vista. Prima di tutto rende il vostro gioco molto leggibile e prevedibile. A lungo andare rischiate di perdere tutto il vostro stack poco per volta senza mai essere in grado di ottenere valore dalle vostre mani.

Una mano marginale non acquista valore se state difendendo un buio. Il range di difesa dei bui dipende da diversi fattori ma in ogni caso non include mani di partenza deboli. Pensate sempre che i bui che state lasciando sono quelli che ruberete poi con una mano migliore successivamente. Non commette l’errore di impuntarvi nel difendere i bui pensando che non dovete rendere vano quello che avete già messo nel piatto. Nel momento stesso in cui pagate un buio prima della distribuzione delle carte mettetevi in testa che quei soldi non sono più vostri.

 

5) Non fare sessioni organizzate

Tutti i veri professionisti di poker organizzano attentamente le loro sessioni. A discapito di quanto si pensi, questo discorso vale moltissimo e in particolar modo nel cash game. Nel cash game ci si siede ai tavoli quando si vuole e quando si vuole smettere ci si può alzare in qualsiasi momento. I tornei invece hanno orari fissi, sono ciclici e hanno durate variabili che in qualche modo costringono ad organizzare la propria sessione con più difficoltà. Questo non vuol dire che organizzare bene le sessioni di cash game non sia importante, anzi è proprio l’errore comune che commettono i principianti. Giocare in maniera sballata senza precisi regimi nel cash game è molto dannoso. È fondamentale gestire bene le proprie sessioni sotto ogni punto di vista. In particolare la durata è un fattore importante di cui tenere conto. Molti principianti seguono il concetto secondo cui più giocano più vincono.

Quest’affermazione è abbastanza controversa. Piuttosto che parlare di quantità di gioco è bene prima di tutto considerare la qualità del proprio gioco. Se si gioca male allora più si gioca più si perde. Per questo motivo la qualità del proprio gioco deve sempre avere priorità. Molti principianti si immergono in sessioni troppo lunghe e dopo molte ore di gioco perdono lucidità e iniziano a sbagliare moltissime giocate. Fare 3 ore di gioco buone e fermarsi porta molti più profitti che farne 6 di cui la metà però sono giocate sotto tono. Quando abbiamo visto le 10 regole per vincere di più a poker, è risultato chiaro quanto può avere impatto il mindset sul gioco. Lo stress e la stanchezza durante le sessioni lunghe vanno sempre evitati. Allo stesso modo bisogna organizzare bene i propri tempi, evitare situazioni in cui ci si possa deconcentrare e rendere il gioco il protagonista unico della sessione.

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