Un vecchio detto dice che “chi ben comincia è a metà dell’opera”. Un adagio che non può non andare bene in ogni contesto e che assume ancor più valore quando parliamo di un torneo di poker. Sia live che online, infatti, i primi livelli possono dirci quale può essere il nostro destino a lungo termine. Per questo motivo giocare bene in early stage può diventare fondamentale.
Dunque può essere anche una buona idea ascoltare i consigli di giocatori che sono abituati a giocare tanti tornei. Non solo, ma anche players che si ritrovano in eventi con dei field particolarmente folti, sia in presenza che nelle room online. Uno di questi è Daniel Strelitz, che di certo non è l’ultimo arrivato. Parliamo di un giocatore da quasi 5 milioni vinti in carriera.
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Come giocare al meglio in early stage
Strelitz, in un approfondimento pubblicato su CardPlayer, ha sottolineato l’importanza dei primi livelli di gioco per costruire la nostra fortuna in un torneo:
La prima cosa da fare è tenere d’occhio come stanno giocando i nostri avversari. Ci sono stereotipi che possono aiutare, come l’aspetto, l’età e il Paese di origine. Ma guardare alcuni showdown nei primi livelli può essere ancor più illuminante sul modo in cui giocano i nostri avversari.
Naturalmente non ci sono solo gli showdown a darci una indicazione sul modus operandi dei nostri vicini di posto. Anche alcune giocate fatte in determinati contesti, come i rilanci da early position, possono essere secondo Daniel una buona cartina al tornasole sulle modalità di gioco al nostro tavolo.
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Ci sono altri piccoli segreti sui quali Strelitz sembra puntare meno, anche senza soffermarsi sul poker giocato:
Puoi imparare dei trick semplicemente stando a guardare il tavolo e non il gioco. Se qualcuno ad esempio mette davanti tutte le chips di piccolo taglio, non sarà quasi certamente un giocatore tight. Se invece un giocatore ha uno stack con tante chips di colori diversi, sicuramente è un po’ più chiuso.
Gli errori da non compiere
Strelitz però non dà solo consigli su come comportarsi al tavolo in early stage. Non possono non esserci anche comportamenti da evitare per poter performare al meglio.
Eccone alcuni:
Il più grande errore che la gente fa in early stage è quello di giocare troppe mani. Spesso i giocatori credono che avendo tante chips possono infilarsi in tante mani. In realtà stanno solo buttando via delle chips preziose per tentare la fortuna, senza avere un piano preciso.
Ecco perchè Daniel sostiene di essere un giocatore che si attiene al mood del tavolo. Se trova davanti a sé avversari loose, lui si chiude. In alternativa è lui a dare azione se il tavolo risulta composto prevalentemente da giocatori tight.
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Photo credit: Pokernews.com