Daniel Negreanu torna ad affrontare uno degli argomenti più chiacchierati di questa lunga estate in chiave poker. Stiamo parlando dell’uso dei solver ai tavoli live, che di fatto è il trend topic da un mese a questa parte. Ovvero da quando è scoppiato il caso legato al “confronto” tra Jonathan Tamayo e il suo coach Dominik Nitsche nel bel mezzo dell’heads up finale del Main Event delle WSOP 2024.
Il canadese non è mai stato banale sugli argomenti caldi che riguardano il suo mondo. E anche in questa occasione non ha deluso le aspettative. Nel corso di una chiacchierata con Craig Tapscott per Poker.org, D-Negs ha detto la sua senza fare troppi giri di parole. Il suo parere è stato, come sempre, schietto, sincero e dritto al punto.
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Daniel Negreanu al cospetto dei solver
Daniel Negreanu ha voluto prendere fin da subito una posizione chiara su quello che è il “caso”, non solo di quest’estate ma degli ultimi anni sul fronte del poker live.
Ne abbiamo parlato a lungo ma a questo punto c’è solo una soluzione. Bisogna mettere in mezzo chi si occupa di contratti e accordi e far sì che venga messo per iscritto ciò che è legale e ciò che non lo è a un tavolo da poker.
Ciò non significa violare la libertà dei giocatori ma proteggere i casinò e gli organizzatori. E soprattutto significa dare chiarezza agli stessi giocatori, in modo che non ci siano più dubbi in futuro su ciò che è consentito e ciò che è ancora illegale.
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La replica a Nitsche
Dunque Daniel Negreanu non usa mezze misure. Anche perchè il tema dei solver, così come altre innovazioni nel poker live, va discusso al più presto e nei termini migliori possibili per tutti, dai giocatori a chi organizza i tornei.
Poi, però, il canadese si scaglia contro Dominik Nitsche:
Non mi scaglio contro Jonathan (Tamayo, ndr), anzi sto male per lui. Va detto che la situazione non lo ha aiutato più di tanto, molta gente vuole sminuire la sua vittoria e credo che sia scorretto.
L’unico onere va secondo me contro Dominik. La sua risposta dopo lo scoppio del caso è stata imbarazzante e lui stesso dovrebbe sentirsi imbarazzato. Chiunque nella community ritiene che lui non dovesse fare tutto questo e per tutta risposta ha sfoderato tutta la sua arroganza. Personalmente mi sono sentito mortificato, non tanto per lui quanto per la situazione che ha creato.