Nei giorni scorsi vi abbiamo presentato una iniziativa portata avanti da Doug Polk. Una di quelle situazioni create ad hoc per cercare di rendere un po’ più frizzantina nel mondo del poker. Il noto vlogger ha deciso di stilare, con l’importante contributo della community, la classifica dei migliori giocatori di tutti i tempi. Ma a giudicare dal primo verdetto, sembra esserci già la prima polemica.
I primi giudizi che sono arrivati attraverso i social (in particolare Twitter) avrebbero finora incoronato Tom Dwan. Non c’è molto da dire e non ci sono grosse presentazioni da fare su uno dei giocatori che hanno segnato un’epoca, soprattutto negli anni Duemila. Tuttavia il conduttore di uno dei podcast più seguiti nel mondo del poker non sembra particolarmente entusiasta all’idea di vederlo così in alto.
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Doug Polk contro Tom Dwan
Nel suo attacco nei confronti di Durrrr, Polk non intende usare mezze misure. Anche perchè, al di là dell’essere un giocatore dal forte carisma e dalla presenza importante al tavolo, ci sono grosse lacune soprattutto in termini di vincite. E Doug non le manda di certo a dire:
Capisco che Tom rappresenti una generazione intera di giovani giocatori. Per tanti anni lo abbiamo ammirato, ma è giusto porre fine a questa storia. Per me non dovrebbe stare nella Top 20, da molti viene visto come un giocatore debole, troppo loose e incapace di bluffare con costanza.
L’attacco di Doug Polk si estende anche al poker online, al punto da dire che “tutti volevano giocarci contro“. Un modo per dire che non è poi così forte davanti a uno schermo.
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A rendere un po’ più morbido il giudizio su Dwan ci pensa Kane Kalas, che ha affiancato Polk nell’ultima puntata del podcast:
Sono d’accordo su tante cose, Tom non è uno che rompe i livelli nell’online. Tuttavia dobbiamo considerare che gioca diversi tavoli e diverse varianti contemporaneamente. Ha sicuramente perso partite importanti come quella con Jungleman, ma ha battuto campioni come Patrik Antonius.
Una polemica che senza dubbio è destinata a durare per tanto tempo.