La caccia al cheater sembra essere diventato il principale argomento di interesse per quel che riguarda la community mondiale. Dopo i primi attacchi arrivati in maniera improvvisa da Alex Foxen nei confronti di Ali Imsirovic, l’invettiva si è estesa a macchia di leopardo. Fino a raggiungere il più grande caso di blaster, ovvero Doug Polk. Per uno come lui è molto facile infiammarsi quando ci sono situazioni del genere di mezzo.
E così il noto player e soprattutto podcaster americano ha deciso di far partire quasi una crociata personale. Soprattutto sulla base di quanto è riuscito a captare da altri accusatori che si sono fatti avanti nel corso dei giorni scorsi. In particolare al centro degli attacchi di Doug c’è Bryn Kenney. Uno di quelli che è universalmente conosciuto come uno dei giocatori più forti al mondo, ma anche uno dei più bersagliati.
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Doug Polk mette nel mirino i cheater
Ancora una volta Doug Polk ha schierato la sua arma migliore, ovvero la vis polemica. E lo ha fatto scimmiottando un vecchio post scritto circa un anno fa da Bryn Kenney. Questo post, scritto per la festa del papà di un anno fa, tendeva a screditare i coach online. Tanto da svelare la sua intenzione di proporre, entro un anno esatto da quel posto, una vera e propria masterclass gratuita.
Un assist che un polemico per natura come Polk non poteva farsi sfuggire. E così, in occasione della festa della mamma – un evento scelto non per caso – il buon Doug ha calato l’asso:
La maggior parte dei cheater là fuori sono spazzatura, gente che non potrebbe mai sconfiggere il gioco. Datemi circa un anno e riuscirò a scovarli e far fuori tutti. Questa è una promessa.
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Una vera e propria dichiarazione di guerra, che Polk potrà combattere con la sua arma preferita, ovvero i podcast e i messaggi al vetriolo sui social.
Ma anche una punzecchiatura non di poco conto per Bryn Kenney. Ci aspettiamo una risposta da un momento all’altro…