Doyle Brunson è sempre stato e continuerà a essere un personaggio iconico per la storia e per il presente del poker. Stiamo parlando di uno dei pionieri del gioco, uno di quelli in grado di mettere quasi sempre d’accordo tutti. Un personaggio che ha saputo scrivere pagine importanti di questo gioco e riguardo al quale si è spesso e volentieri passati sopra a determinati atteggiamenti e racconti non sempre veritieri.
Tuttavia, in questo caso l’episodio che lo riguarda non può che mettere d’accordo tutti. Anche perchè stiamo parlando di qualcosa che sicuramente non farebbe piacere a nessuno di noi. Texas Dolly ha infatti deciso di non fare più autografi ai suoi fans che glieli chiederanno da oggi in poi. Il motivo, come abbiamo già accennato, rende questa decisione plausibile e facile da accettare.
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Doyle Brunson, stop agli autografi
Doyle Brunson, infatti, è venuto a conoscenza del fatto che alcuni suoi autografi sarebbero finiti in vendita. Firme autentiche e sulle quali il leggendario giocatore texano non ha dubbi: quella è la sua calligrafia. A dare molto fastidio a Doyle è il fatto che alcuni suoi presunti ammiratori si siano approfittati della sua gentilezza per provare a guadagnare del denaro. Come? Attraverso delle aste online su eBay, noto sito di e-commerce a livello internazionale.
Il suo tweet, risalente alla fine della scorsa settimana, non lascia spazio a dubbi: “Sono entrato su eBay e mi sono accorto che alcuni autografi che ho firmato in questi anni sono finiti in vendita. Da ogni parte leggo di gente che è “la mia più grande fan e vuole appendere l’autografo nella propria stanza”. Tuttavia da oggni in poi non firmerò mai più autografi”.
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Una rabbia giustificata anche per il valore che è stato dato agli autografi che Texas Dolly ha firmato, ignaro del fatto che sarebbero finiti in aste online. C’è chi ha messo in vendita la firma di Brunson per poco meno di 40 dollari, anche se si arriva fino a 400. Come se si potesse dare un valore economico a quello che dovrebbe essere un ricordo, un legame con una persona che – almeno a parole – rappresenta un esempio e un beniamino.
Al tempo stesso, però, qualcuno potrebbe pensare che lo stop agli autografi da parte di Doyle Brunson potrebbe rappresentare un vantaggio per chi li possiede e può pensare di metterli in vendita. Essendoci meno “pezzi” di questo “articolo”, infatti, mettere in vendita una dedica da parte di Texas Dolly potrebbe farne aumentare il valore, in quanto “pezzo raro”. Sempre ragionando con la testa di un procacciatore di affari, visto che del lato umano abbiamo già parlato.