Duemila spettatori a pendere dalle sue labbra e tanta tanta emozione.
Giuliano Bendinelli ha raccontato il suo speech al TEDx Torino di fine febbraio promuovendo l’esperienza a pieni voti.
Una emozione unica
Ai colleghi di Assopoker il pokerista genovese ha detto di aver vissuto una grande emozione al teatro Regio di Torino, anche perché per lui la situazione non aveva precedenti:
Non avevo mai parlato davanti a duemila persone in un teatro. L’emozione si è fatta sentire fin dalle prove del pomeriggio, ma poi paradossalmente quando sono sceso in campo ero più tranquillo perché avevo un inizio di discorso con un paio di domande al pubblico per rompere il ghiaccio, ho visto che ha risposto bene e mi sono sciolto.
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L’importanza del coaching
La performance sul palco del teatro è stata per lui ben più dura di quelle che è solito sostenere ai tavoli da poker, ma anche grazie all’allenamento è filato tutto liscio:
Dodici minuti di discorso quasi a memoria sono veramente duri da affrontare, senza un gobbo né alcun tipo di schemino, tabella o promemoria. Ci sei solo tu con la tua mente, che vista l’emozione può anche giocarti qualche scherzo. Invece ho toccato tutti i punti che volevo toccare. Nelle due settimane precedenti al TEDx ho ripetuto il discorso almeno un paio di volte al giorno, quindi direi una cinquantina di volte in tutto. Sono arrivato abbastanza preparato, il giorno stesso abbiamo fatto le prove generali sul palco e alla fine ho fatto una bella performance. Nel mio intervento c’erano quattro o cinque battute e il pubblico ha riso a crepapelle, anche più di quanto mi aspettassi, e poi alla fine l’applauso è stato veramente lungo. Non vedo l’ora che esca il video anche se ci vorranno un paio di settimane.
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“Il poker è uno skill game!”
L’intervento di Giuliano era teso a sottolineare la natura di skill game del poker:
In quei dodici minuti ho spiegato perché il poker non è un gioco d’azzardo e la differenza con i vari giochi da casinò in cui si ha il banco come avversario. Ho fatto un paragone tra il texas holdem e gli scacchi, visto che sempre più scacchisti stanno approcciando il poker. Poi c’era una parte autobiografica, il fil rouge della serata era l’ascolto, mi hanno chiesto di metterla e ce l’ho messa.
Alla fine del suo intervento il pubblico ha tributato Giuliano con un lungo applauso. Nel corso della serata il pokerista genovese ha stretto amicizia con l’artista torinese Greg Goya.
Aveva il camerino accanto al mio, è un ragazzo con un milione di follower su InstaGram che crea delle opere d’arte con l’aiuto di sconosciuti. Sono robe davvero belle quelle che fa.
