Successi italiani direttamente dalla Spagna: Giulio Di Salvo ha vinto la picca del circuito spagnolo di PokerStars, il Campeonato España de Poker, superando un field di 409 giocatori.
Per il trentenne di Catania una soddisfazione da €27.500 in un torneo che ha distribuito €173.000 tra 48 posizioni a premio. Abbiamo sentito ovviamente il protagonista azzurro della settimana per farci raccontare qualcosa!
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Il resoconto del torneo lo riportiamo dall’intervista fatta a Top1percent, poker school di cui Di Salvo è orgogliosamente coach.
“Partirei dal presupposto che quando si vince un torneo, che sia live o online, sicuramente la run è stata dalla nostra parte. Ovviamente quando si affrontano field più facili, tutto diventa più comodo da gestire.
Ho startato il Day 2 con 28x dopo un Day 1 molto tranquillo; poi un po’ per i buoni redraw, un po’ grazie alla run, è stato un day tutto in discesa che mi ha fatto chiudere secondo nel count per i 12 left del Day 3.
Il Day 3 è partito in salita, dopo aver perso un paio di spot contro il chipleader (che poi ha fatto runner up nel torneo). Fortunatamente una delle particolarità che mi è sempre stata elogiata dai colleghi è la pazienza, quindi: respiro profondo, relax, e ho continuato il mio torneo in serenità .
Il Final Table è stato molto tranquillo, il chipleader era l’unico reg e ha adottato la strategia di non darmi troppa action e quindi non mettermi troppa pressure, cosa che avrebbe reso tutto un po’ più complicato.
In heads-up partiamo 2:1 per lui, però più guardavo quella picca al centro del tavolo e più volevo portarla in Italia. Fortunatamente così è stato e sono molto felice!”
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Chi è Giulio Di Salvo
Una bella vittoria per Di Salvo, che in passato ha vinto premi anche maggiori – come un quinto posto al Battle Of Malta e un runnerup IPO – ma è la prima volta che mette le mani su un trofeo dal vivo.
Del resto, Giulio è principalmente un giocatore online, nonostante abbia rivelato che le emozioni e il divertimento del live siano maggiori. A proposito, qual è la storia di Di Salvo? Cosa lo ha portato a diventare poker player e coach a tempo pieno? Lo abbiamo chiesto direttamente a lui:Â
“La mia storia pokeristica è abbastanza lunga, cerco di raccontarla in breve: ho giocato cash game dai 18 ai 21 anni, e in questo tempo arrivai a giocare pure al NL1000, poi decisi di prendere qualche annetto di stop e di mollare.
Poi una persona al tempo sconosciuta e che adesso chiamo fratello, Angelo Mirabella, mi contattò dicendomi che secondo lui avrei dovuto riprendere e provare a giocare MTT. Lo ascoltai e mollai il lavoro.
Da lì a qualche mese, vinsi delle somme che non avrei guadagnato in anni di lavoro, e decisi di mettermi sotto. Questo accadde nel 2017, e ora siamo qui. Adesso gioco ABI 120 e ho avuto le mie soddisfazioni pure live. Ora sono solo curioso di cosa mi aspetta da qui in avanti 😃“
Se dovessi offrire un consiglio ai giocatori che ti leggono, quale sarebbe? Anzi, cosa avresti voluto sapere dall’inizio e che hai imparato troppo tardi?Â
“A tutti coloro che hanno la voglia e il coraggio di intraprendere il percorso di poker player, perché bisogna essere onesti: è un percorso molto duro fatto di tanti bassi e tanti alti, direi che la gestione del proprio Bankroll sia la chiave. Se avessi avuto la gestione che ho adesso, 7-8 anni fa, sarebbe stato tutto diverso.
Quindi passione e dedizione insieme alla gestione del roll, sono le chiavi per poter dire la propria in questo mondo. Un saluto a tutti!”