Per A-Game si intende il miglior gioco che siamo capaci di esprimere. È quello che applichiamo al tavolo quando siamo completamente concentrati, lucidi e svegli e facciamo sempre la mossa migliore.
È naturale pensare che mantenere l’A-Game più a lungo possibile sia l’obiettivo di ogni poker player, poiché prendere la decisione migliore è l’unica cosa che importa.
Per vari motivi però può capitare di cedere un po’, distrarsi, stancarsi, e scivolare verso il B-Game, o il C-Game, o peggio ancora più in basso nell’alfabeto-Game.
Questo equivale sostanzialmente a perdere soldi. Probabilmente è capitato a tutti voi di vedere il replay di una mano qualche giorno dopo e dire “Ma come ho giocato???“.
Andiamo a vedere come evitare che accada di nuovo, vi va?
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Non prendere abbastanza pause
Per i giocatori MTT online c’è lo standard dei 5 minuti prima del cambio d’ora (che non sono sufficienti, ma comunque meglio di niente), per i cash gamer e giocatori di S&G invece c’è il rischio di imbarcarsi in sessioni-fiume dove si clicca in automatico a cervello quasi spento per ore e ore.
È vero, a volte facendo i giusti calcoli può convenire giocare più a lungo con un winrate più basso, ma siate consapevoli di questo.
Prendete delle belle pause che permettano alla testa di staccare un po’, di dedicarsi ad altro, rilassarsi e soprattutto di distrarsi.
Distrarsi è un’attività quasi necessaria dell’uomo, tanto che se non ci si distrae un po’ con le buone vedrete che vi distrarrete in automatico dopo qualche decina di minuti. Il nostro cervello non è fatto per restare concentrato a lungo.
Potrà sembrare tanto, ma 10 minuti di pausa ogni 30 minuti di attività , si dice sia l’equazione che massimizza l’attività del cervello. Magari non siate così rigidi, ma cercate una regolarità nelle pause.
Giocare troppi tavoli
Come per le pause, anche nel numero di tavoli c’è un rapporto inversamente proporzionale tra quantità e qualità del gioco.
C’è chi gioca 27 tavoli insieme e chi ne gioca 1, e poi c’è chi ne gioca 4 o 6 ma non si rende conto di non riuscire effettivamente a starci dietro.
Il nostro gioco è per forza di cose più focalizzato se dobbiamo seguire un solo tavolo, d’altro canto vinceremo di più tenendo 5 bb/100 su 2 tavoli che 8 bb/100 su uno solo.
Man mano si alza il numero di tavoli, man mano scende la capacità di concentrarsi su una singola cosa alla volta, e il nostro gioco ne risente.
Fate la vostra scelta, ma fate attenzione solo a non giocare 10 tavoli da perdenti. Meglio chiuderne uno o due.
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Distrazioni
Le distrazioni sono veleno, ma il nostro cervello non può farne a meno.
Meno cose avete attorno a voi che possono portarvi a deconcentrarvi dal tavolo meglio è. Spegnete la TV, spegnete il cellulare, chiudete i browser, allontanate dalla scrivania ciò che non vi serve.
Musica o non musica è più soggettivo. C’è chi con la musica entra in trance agonistica e chi invece si distrae per canticchiare le parole.
Lo inseriamo qui anche se non è propriamente la sezione giusta, ma se possibile evitate sostanze che possano interagire con la funzionalità del vostro cervello, a partire dalla semplice birra o addirittura il caffè alle volte.
Mancanza di voglia
Diciamocelo, a volte si grinda anche controvoglia solo per rispettare un certo numero di mani che ci eravamo prefissati di fare.
Ma giocare senza lo stimolo e la carica di volerlo fare, può essere addirittura deleterio!
È l’autosabotaggio più clamoroso del nostro cervello, ed è assolutamente da evitare. Non avete davvero voglia di giocare? Non lo fate. Il poker sarà qui anche domani.