Il secondo “episodio” di High Stakes Duel ha preso forma e si è disputato nelle scorse ore negli Stati Uniti. Davanti alle telecamere di PokerGO sono tornati a sfidarsi due acerrimi rivali degli scorsi anni, ovvero Phil Hellmuth e Tom Dwan, per quella che è la terza edizione di un format che negli States va decisamente per la maggiore.
Ad avere la meglio è stato Durrr il quale ha ripetuto una vittoria che sembra avere radici lontane, proprio contro The Poker Brat che ha dovuto lasciare il tavolo decisamente scuro in volto. Una specie di deja-vù che si è ripetuto tredici anni dopo la prima volta. Già nel 2008, infatti, Dwan si era reso protagonista di una giocata che lo aveva portato alla ribalta del poker mondiale.
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L’esito è stato lo stesso, anche nel vedere la reazione di un Hellmuth decisamente attapirato per ciò che gli era appena successo.
High Stakes Duel, la maledizione degli Assi
Per le prime 123 mani di questo duello Hellmuth ha mantenuto il vantaggio, finchè Durrr è riuscito a piazzare una serie di zampate e a ribaltare l’andamento della partita. La mano che ha cambiato le sorti dell’heads up ha visto quest’ultimo mantenere il vantaggio con la doppia coppia Q-10 contro la combo-draw di Hellmuth che con K-9 di picche non ha chiuso nessuno dei due progetti aperti.
Da lì in poi le cose sono completamente cambiate in favore del più giovane tra gli sfidanti. Tom, infatti, è riuscito a portare a casa una serie di piccoli piatti. Il tutto fino a portare la situazione di stack sul 3-1 in suo favore: superata la soglia delle 150 mani, infatti, Durr aveva accumulato poco meno di 150.000 chip, contro le 53.000 del suo rivale.
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Fine dei giochi
Poi la situazione è definitivamente tracimata fino ad arrivare alla mano conclusiva. Così come nel 2008 all’Heads Up Championship, con la stessa mano. Phil spizza coppia di Assi e nessuno dubita del fatto che andrà fino in fondo, mentre dall’altra parte Tom vede 9-3 e gioca. Il flop recita 3-2-5 e induce Dwan a puntare 5.000; Hellmuth manda i resti con il residuo stack rimasto e si va allo showdown.
Il turn è un incredibile Nove che dà la doppia coppia a Durr, mentre il river è un Sei che non concede il controsorpasso. Ora Phil Hellmuth avrà 72 ore per chiedere la rivincita: sarà un tempo sufficiente per smaltire la rabbia?