Nel lungo elenco di risultati live dei pokeristi italiani, compare anche il primo anello delle WSOPC Sanremo, vinto da Rebecca Rivoli pochi giorni fa.
La ventiseienne è stata capace di mettere in fila 1.060 avversari e piazzarsi al primo posto del WSOP-C Cup da €250, per una bella prima moneta da €26.000.
Se il suo nome non suona conosciuto al pubblico di Grinderlab è comprensibile: prima di questo anello, l’Hendon Mob della giocatrice di Castelbolognese contava poco più di €4.000 in vincite, anche se – come ci sta per raccontare – frequenta la scena del poker da almeno 8 anni.
Andiamo a scoprire di più sulla sua vittoria, la sua carriera e i suoi obiettivi! Ecco l’intervista a Rebecca Rivoli.
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Intervista a Rebecca Rivoli
La vittoria dell’anello WSOPC Sanremo
Benvenuta su Grinderlab e complimenti per aver vinto il primo Ring di Sanremo! Come è andato il tuo torneo? Tutto in discesa o hai dovuto combattere duramente?
“Mi sono approcciata al torneo in maniera molto tranquilla, cercando di dare il meglio in ogni singolo spot. La fortuna ovviamente nei momenti giusti è stata dalla mia parte, poi in ogni fase del torneo ho espresso il mio miglior gioco cercando di far bene e sfruttando le mie conoscenze.”
Che emozioni hai provato a vincere il tuo primo torneo importante? Questo risultato cambierà qualcosa nel tuo percorso come giocatrice?
“Vincere il mio primo torneo live importante è stato un mix di emozioni incredibili. Quando ho vinto c’è stato un senso di soddisfazione enorme, non solo per il risultato, ma anche per aver dimostrato a me stessa di potercela fare. È stato un momento che mi ha fatto sentire tanto orgogliosa quanto grata per tutto il lavoro e la dedizione che ci ho messo. È una vittoria che rimarrà nei miei ricordi per sempre.
Sicuramente, questo risultato segna una tappa importante nella mia carriera. Da una parte, mi dà una maggiore consapevolezza delle mie capacità e mi spinge a cercare nuove sfide, ma allo stesso tempo mi motiva a migliorare ancora di più.
So che ogni vittoria porta con sé anche tante lezioni, e credo che questa esperienza mi darà la forza di affrontare i prossimi tornei con maggiore sicurezza e determinazione. Non voglio fermarmi qui, anzi, mi fa capire che sono sulla strada giusta, e mi incoraggia a continuare a crescere come giocatrice.”
L’amore per il poker: da dealer a giocatrice
Parlaci un po’ di come hai approcciato al mondo del poker. Ho letto online che lavoravi nell’ambiente?
“Ho iniziato a lavorare come dealer a 18 anni, in un circoletto a Sant’Agata, dove lavorano persone a cui sono molto affezionata, il poker mi aveva sempre intrigata, e da lì ho iniziato anche ad approcciarmi al gioco, per quanto mi piacesse fare la dealer, mi sentivo come se fossi dalla parte sbagliata del tavolo.”
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Ora sei una giocatrice a tempo pieno o vuoi diventarlo? Oppure è solo una passione?
“Sono una giocatrice a tempo pieno, e per me non è solo passione è quasi ossessione, io amo questo gioco.”
Che cosa giochi principalmente (cash, MTT, live, online…) e come ti stanno andando le cose? Se ti va puoi anche dire il nick online
“Gioco MTT, il mio nick è Becca980, al momento mi vien da dire che non sento di aver fatto nessuna vincita significativa. Studio e mi applico, e cerco di migliorare il mio gioco ogni sessione di più, studiando con il mio gruppo di studio con cui oltretutto si è instaurata una grande amicizia.”
Essere una donna al tavolo da poker
Le donne al tavolo verde sono ancora rare. Pensi che gli avversari tendano a comportarsi in maniera diversa contro di te per questo?
“È vero che le donne al tavolo verde sono ancora relativamente rare, e personalmente credo che, almeno all’inizio, alcuni avversari possano fare delle assunzioni o comportarsi in modo diverso nei confronti di una giocatrice donna.
A volte ci può essere un certo pregiudizio, come se le persone pensassero che le donne non siano forti quanto gli uomini nel poker, ma credo che questo stia cambiando. Più donne stanno emergendo e dimostrando le proprie capacità , e il gioco sta diventando più inclusivo.
Per quanto riguarda il mio approccio, cerco sempre di mantenere la concentrazione e il mio stile di gioco, senza preoccuparmi troppo di come gli altri mi vedano. Ogni giocatore, indipendentemente dal genere, dovrebbe essere giudicato in base alle proprie abilità , e questo è ciò che mi motiva a dare sempre il massimo.”
Obiettivi del prossimo futuro e sogni pokeristici a lungo termine?
“Sogno di affermarmi come giocatrice, crescere, viaggiare, e fare quello che amo nella vita.”