Sarà che ormai alle Series su Stars ci stiamo facendo il callo, sta di fatto che anche questa domenica andrà in scena un bel Main Event da 250€ di buy-in e 200K di prizepool garantiti.
Un evento che, a differenza dei normali eventi di cartello, durerà soltanto un giorno (per via del formato turbo).
Per l’occasione abbiamo quindi pensato di darvi qualche consiglio su come approcciarlo al meglio, perché non dimentichiamoci che uno shot da 30/40 mila euro in sole sei ore di gioco non è affatto un’occasione che capita tutti i giorni…
Come affrontare il Main Event: la struttura
Si entra una sola volta, come in tutti i tornei da 250€ sulle poker room italiane.
Attenzione quindi alla gestione dello stack, specialmente nelle fasi più avanzate: i livelli da 6 minuti l’uno volano via senza nemmeno accorgersene ed è fondamentale avere una buona dimestichezza con deepness ridotte.
Chiudersi troppo a riccio, come potrebbe accadere in un qualsiasi altro Main Event con bui da 20 minuti, potrebbe essere deleterio: è bene invece adattare la propria strategia a seconda delle fasi di gioco.
Come affrontare il Main Event: early stage
Lo stack iniziale da 50mila chip e i blind da 75/150 significano una sola cosa: la deepness iniziale consente tantissimo spazio di manovra ed è il momento migliore per far valere le proprie skill al tavolo.
Cominciare sin dai primi minuti, in un torneo turbo come questo, è a dir poco vitale.
Se avete una buona dimestichezza nella gestione delle dinamiche postflop, l’early stage è il momento giusto per aggredire senza per forza dover rischiare tutto lo stack a disposizione.
Poter disporre di uno stack consistente allo scadere della late reg vi permetterà di prendervi ulteriori vantaggi nel middle-late stage.
Come affrontare il Main Event: middle stage
In questa fase l’average stack sarà decisamente più basso rispetto a qualsiasi altro torneo e se nelle fasi iniziali siete riusciti a metter da parte qualche chip, queste vi torneranno utili per applicare maggiore pressione sugli stack più risicati.
Evitate di rischiare troppo in situazioni marginali soltanto per accaparrarvi una taglia che, nell’economia globale, sposterà poco.
I soldi, quelli veri (taglie comprese) si cominciano a vedere più avanti.
Il vostro obiettivo in questa fase è mantenere un’immagine solida e accaparrarvi quante più chip possibili in situazioni che non mettono a repentaglio la tournament life.
CLICCA QUI per scoprire di più sul mantra portafortuna di Charlie Carrel pre-sessione!
Come affrontare il Main Event: late stage
Se siete arrivati fino a qua è già un buon traguardo, ora però bisogna provare a raggiungere il tavolo finale.
Chi ha fatto pratica coi Sit&Go sarà sicuramente avvantaggiato in questi frangenti: l’ICM peserà progressivamente di più all’avanzare del torneo e ogni scelta deve essere effettuata tenendo a mente il valore monetario del proprio stack.
Questo significherà restringere i range di call/shove in certe situazioni e allargarli in altre.
Come affrontare il Main Event: il tavolo finale
Complimenti, arrivare al tavolo finale in un torneo di questo tipo è una vera e propria impresa.
Per mettere la ciliegina sulla torta però occorre un ultimo sforzo: in questa fase la pressione ICM è altissima e la preparazione teorica per quanto concerne i range di shove/reshove e call agli shove è essenziale.
Saper mettere pressione ai nostri avversari è tanto importante quanto saper passare anche laddove pensiamo di poter avere la mano migliore se la scelta comporta mettere a rischio il nostro stack e precluderci la possibilità di ambire alle posizioni più alte.
E ora tocca a voi: che strategia avete pianificato per affrontare il Main Event Turbo PKO di questa domenica? Scrivetecelo commentando sulla nostra Fanpage!
Se ti sei perso le ultime sparate di Phil Hellmuth CLICCA QUI