Prima dell’arrivo del solito Tom Dwan, la mano tra Patrik Antonius ed Eric Persson a PokerGO No Gamble No Future è stata la mano più ricca mai giocata in uno show di poker televisivo.
Mani di questa portata meritano un’analisi specifica, anche se possono sembrare dei cooler. Ci pensa uno dei poker player più forti del mondo, Phil Galfond, a spiegarci le dinamiche.
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La mano
Situazione: Cash game blinds $1.000/$2.000 BBante $2.000. Stack effettivo $971.000.
Preflop: Apre Persson da HJ a $7.000 con Q♥9♥ Rob Yong chiama da BTN (A♣2♣ stack $636k) e Antonius si trova da SB con A♥K♥, 3-bettando a $30.000 e ricevendo due call.
Flop: 3♥3♣8♥ ($94.000) – C-bet di Antonius a $40.000, Eric Persson rilancia $140.000 e Yong abbandona. Patrik 3-betta $250.000 e riceve il call dell’americano.
Turn: 3♥3♣8♥ Aâ™ ($594.000) – Punta ancora il finlandese per $150.000, ed Eric dichiara l’all in per $692.000 effettivi. Call e showdown!
River: 3♥3♣8♥ Aâ™ Jâ™ ($1.978.000) – Persson era già drawing dead e Antonius vince il pot del (breve) record mondiale.
Analisi di Phil Galfond
Preflop è tutto standard, forse Antonius poteva alzare un po’ la size visti gli stack. Q-9s non è bellissima, ma in questi game con quegli stack vorrai continuare con molte mani suited, e approvo il call.
Flop
Sui pairati bisogna sempre stare attenti, ma non ci sono molti 3 che chiamano una 3-bet preflop, quindi la puntata di Antonius mi piace. Al posto di Eric avrei probabilmente chiamato, perché non posso bilanciare il raise con un grande range di value. Anche con A-3s e 8-8 prediligerei il call.
Per Antonius è un chiaro call, vorrà tenere dentro i bluff e raisando selezioni più valore. Per ingrandire il pot c’è tempo dopo. Se Antonius invece rilancia, credo sia per due motivi:
- Persson è molto aggressivo, quindi può avere range più debole
- In questo format chi vince di più al termine dei tre giorni vince $500.000 aggiuntivi, e Antonius può aumentare la varianza per provare a passare in vantaggio, quindi giocarsi un flip contro le top pair/overpair di Eric.
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Turn
Mi sarebbe piaciuto vedere l’action di Patrik su un 10 off suited, questo Aâ™ rende tutto meno eccitante.
La size che deve trovare Patrik è una che tenga dentro i draw e dia una chance a Persson di chiamare con una mano come 10-10. Penso che 150k sia perfetta.
L’all in di Eric è esattamente l’aggressività di cui parlavo. Magari Patrik ha K-K, magari bluffava ma ha trovato un A al turn e poteva farlo passare. Di base ha detto “Posso chiamare 150k o posso buttarne dentro altri 442k e vedere se posso farlo foldare”.
Non ho critiche verso di lui, è uno spot difficile da analizzare e ha giocato contro Antonius a questi livelli sicuramente più di me.
L’action di Patrik non la trovo troppo sensata, il raise di Eric al flop indica mani che possono battere A-A, e Patrik giocava quindi per il colore. Ora che ha coppia di assi, rischia di trovarsi con pochi out contro A-3s (mono combo) e 8-8, mentre contro i 3-X ha appena quel 25% che serve per chiamare l’all in.
Cosa possiamo imparare e applicare al nostro gioco?
Pensa attorno a cosa costruisci il tuo range. In questo caso il raising range di Persson era su trips o meglio, perché Patrik rappresentava overpair e mani forti. Quindi il range di Eric doveva avere un nucleo di mani che battono A-A, circondate da qualche semibluff, poi ci metti qualche mano low value come J-J a bassa frequenza.
Cosa ha detto Eric
Ho parlato con Persson al telefono. Entrambi eravamo confusi dalla 3-bet flop di Patrik, pensavamo che non potesse farlo né con molto valore né con molti bluff, quindi con cosa?
Eric ha pensato che, a meno che Antonius non avesse un’improbabile trips, un all in al turn avesse ottime possibilità di chiudere la mano. Pensava che anche con A-Ko Patrik non avrebbe chiamato.
Penso che abbia giocato molto bene e sia stato sfortunato a trovarsi in questa mano, e complimenti a Patrik per averla giocata in una maniera che ha confuso e messo in difficoltà Eric.