Incredibile impresa di fine WSOP per il poker azzurro: mentre Jonathan Tamayo andava a vincere il Main Event WSOP, Mario Colavita chiudeva al secondo posto il 1.500$ the Closer!
Davvero un peccato per il braccialetto sfumato sul più bello, certo, ma con 350 mila dollari in cassa il pokerista italiano avrà sicuramente da consolarsi. Vediamo le mani da cui è nato questo incredibile risultato.
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Le vittime nella strada per il final table
Dopo una giornata condotta in scioltezza, Mario Colavita arrivava al redraw di due tavoli left con un salutare stack di 30bb, il terzo più grande del tavolo in cui aveva Mike Matusow due posizioni a destra.
Nel cammino per il tavolo finale Colavita mieteva una prima vittima eliminando Senovio Ramirez in 13° posizione. Sul push per 10bb dello spagnolo da bottone, Mario chiamava con A♣5♥ da big blind, l’avversario girava Q♠8♣ e dopo il board 3♠4♦A♠2♣9♥ Mario tornava a 30bb di stack.
Era l’inizio di un rush che portava Colavita a eliminare anche Allyn Shulman in 12° posizione con coppia di re contro A♠10♣. 11 left l’azzurro vinceva anche un flip contro Aaren Mermelstein (A♣K♣>J♥J♦ approdando all’unofficial final table a dieci da chipleader con 25bb di stack, uno in più del diretto inseguitore Michael Baltierra.
La fase di stanca e l’approdo a 4 left
Poco dopo l’inizio dell’ultimo tavolo del torneo, l’azzurro openpushava K♥J♥ small to big in unopened, Stanislav Zegal chiamava con A♠J♣ e su board K♦A♦10♠8♥2♦ trovava il raddoppio. Questa mano lasciava Mario con 14bb segnando l’inizio di una fase di stanca.
Fino a sei left infatti Colavita aveva un po’ il freno a mano tirato, poi trovava un altro raddoppio pushando in unopened small to big J♠3♠ per meno di dieci big blind, ricevendo il call di Stanislav Zegal da big blind con A♦K♥. Il runout era di quelli incredibili: 6♣6♠6♥9♥…3♣ river!
Subito dopo il break Colavita vinceva una mano con asso-carta-alta contro il rumeno Bogdan Munteanu e a fronte del level-up si portava a 23x.
L’azzurro diventava poi chipleader eliminando Stanislav Zegal in un’altra blind war. In unopened Mario apriva Q♠3♦, Zegal chiamava per poco più di un buio con 7♣4♦ e il runout J♥2♣7♥3♥3♣ lo eliminava in quinta posizione.
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Gli all-in a tre
Poco dopo arrivava l’eliminazione di John Racener in quarta posizione in three-way. Sulla apertura di Ching Da Wu x2 il campione statunitense pushava 9bb con 9♥9♣, da big blind Colavita 4betpushava A♦Q♥, original raiser snappava con K♥K♣. Il board liscio lasciava Colavita con 7bb a 3 left.
Ma subito dopo l’azzurro trovava il double-up openpushando small to big A♥ per il call di Ching Da Wu con K♥10♦. Anche in questo caso il runout era da brividi: 4♥K♣6♠7♣A♠.
Poco dopo però arrivava l’all-in a tre che metteva fine al torneo senza bisogno di giocare l’heads-up. Con A♠10♠ Colavita apriva x2 da bottone ricevendo il call di Ching Da Wu da small blind. Munteanu pushava 16x da big blind K♦Q♣, Colavita reshovava per trovare la doccia fredda: Wu infatti snappava girando A♦A♥ giocati in trapping!
L’ultimo board del torneo che condannava Colavita al secondo posto era 2♥8♣4♦6♣4♠. Come detto, il rounder italiano ha messo in cassa una eccezionale moneta di 350.000$.
Payouts The Closer
Place | Player | County | Prize |
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1 | Ching Da Wu | Taiwan | $525,500 |
2 | Mario Colavita | Italy | $350,370 |
3 | Bogdan Munteanu | Romania | $261,170 |
4 | John Racener | United States | $196,170 |
5 | Stanislav Zegal | Germany | $148,480 |
6 | Michael Baltierra | United States | $113,270 |
7 | David Cabrera Polop | Andorra | $87,080 |
8 | Chad Lipton | United States | $67,480 |
9 | Luis Yepez | Venezuela | $52,705 |
10 | Mike Matusow | United States | $41,500 |