Nicola Angelini 12° al Main GGPoker: “Ho giocato il miglior torneo della mia carriera”

Gen 13, 2021

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“Credevo davvero nel Final Table, ma credimi, sono andato a letto con il sorriso sulle labbra. Penso di aver giocato il mio miglior torneo in carriera.”

Per chi frequenta da anni la fauna pokeristica, è piuttosto raro sentire parole del genere da parte di un giocatore che, dopo aver dominato un torneo con una prima moneta di quelle che cambiano la vita, perde due cooler e vede sfumare il sogno in pochi secondi.

Nicola Angelini si è fermato al 12° posto nel Main Event GGPoker, torneo da $1.700 che ha totalizzato 6.396 iscritti e una prima moneta da ben $1.200.000. Per lui un premio di $42.929, un bel premio sotto un certo punto di vista, quasi deludente se ci si sentiva già al tavolo finale.

Eppure Nicola non ha perso la sua tipica positività. Da persona fortemente autocritica quale si presenta, ritiene di aver giocato il miglior torneo della sua vita, e per lui questa è già una gratificazione importantissima. Certo, i soldi sono importanti e sarebbe sciocco dire il contrario, ma per un giocatore competitivo, che ci mette cuore e passione, la consapevolezza di aver fatto il meglio possibile non ha prezzo.

Sentiamo direttamente da JuStOneTime_ il racconto della sua più grande cavalcata ai tavoli da poker:

Il torneo tutto in discesa di Nicola Angelini

“Inizialmente volevo giocare il Day 1 delle 8 di pomeriggio, ma tra una cosa e l’altra non ce l’ho fatta e avevo deciso di rimandare al giorno dopo. Poi alle 3 del mattino, quando non avevo più tavoli, trovo questo torneo con solo 3 iscritti… non c’erano nemmeno fiches da prendere! Alla partenza erano in 43 e allora mi convinco. Day 1 tranquillissimo, ho giocato le mani che dovevo giocare e gli showdown sono stati dalla mia. Ho commesso forse un solo errore, dove sono andato a complicarmi la vita in uno spot che sapevo che non avrei dovuto giocare. Alla fine ho comunque trovato un double up e ho chiuso con 850.000, 13° su 1.170 allo start del Day 2! 

Vado a dormire alle 8 del mattino e il giorno dopo mi sveglio alle 18. Apro solo questo tavolo per concentrare tutto il mio focus lì. Anche il Day 2 è cominciato in scioltezza, la gente andava giù a nastro, non mi sembrava vero. Ho aggrato molto in bolla, perché non era un field full reg, e molti stavano aspettando l’ITM. Il numero di giocatori continuava a crollare, arriviamo velocemente a 100 left. Io sono calato un po’ nel chipcount e lì trovo un cooler a favore AA>KK e volo a 80x. Vado in orbita, 10° a 80 left. E lì cominci a crederci veramente anche se la strada è lunghissima.”

I primi intoppi e la fine del torneo

“La struttura non era chissà cosa, la media era sui 25x. E a 57 left cooler KK<AA e crollo a poco più di 3bb… Poi riesco a rimontare e volo 3° con 64bb a 25 left. Il primo aveva tipo 85x. Ci mettono in tavolo insieme, e nell’arco di 10 mani vinco 2 mani uncontested contro di lui e arrivo in prima posizione nel chipcount. Lì davvero ci inizio a credere, poi stavo giocando davvero bene, confident e tutto. 

Purtroppo lì arrivano un paio di mani sfortunate contro Alex Papazian e Joni Jouhkimainen e scendo a 35x a 14 left. Lì arrivano le due mani famose contro Joseph Cheong: apre lui 2bb da CO e io chiamo da BTN con Q♦10♦, call anche di BB. Scende 5♦3♦2♦, checka BB, bet 2,5x di Cheong e io rilancio 5,8x trovando il call solo di Cheong. Mossa brutta a parer mio. Scende la peggior carta del mazzo, A♦, e checkiamo entrambi. Il river è 8♦, lui punta 8,4x e lì vado in the tank ma alla fine non riesco a passare.

Mi ritrovo 19x a 12 left. Immaginavo che Cheong avrebbe aggrato molto in questa fase visto il payout verticale, quindi quando pusha da SB sul mio BB, non esito a chiamare con A♣7♠ sapendo di crushare il suo range. Infatti gira K♠3♠, ma il flop è A♠K♥K♦, fine dei giochi. 

Sembra una pazzia ma sono andato a letto con il sorriso sulle labbra, con la consapevolezza di aver giocato un torneo, penso, alla perfezione. Certo il giorno dopo pensi all’amarezza di non aver fatto FT, di non aver vinto l’anello, e ovviamente il milione e 200.000, però sono comunque soddisfattissimo, nessun rimpianto, così come è successo a Praga. Molti mi hanno detto ‘con 80 bui lì potevi arrivare in fondo’, ma non è il mio stile. A me piace giocare, aggredire, non aspettare di arrivare in fondo con lo stack agli sgoccioli. Il momento arriverà.”

Un 2020 da ricordare e i progetti per l’anno nuovo

Questo Main Event GGPoker però, è solo l’ultimo risultato in un periodo d’oro per NicoAnge, forse il migliore della sua vita, che non poteva davvero arrivare in un momento migliore.

Angelini infatti usciva da un lungo momento difficile: un periodo duro -e a tratti anche incosciente- ai tavoli da gioco, che si è andato a sovrapporre alla nascita di un figlio (congratulazioni!), evento meraviglioso ma che porta con sé difficoltà nella gestione del tempo e dei soldi.

“Ho avuto quasi 2 anni davvero difficili, tra spese, roll distrutto… Una situazione abbastanza critica. In più ho la morosa, mi è nato il figlio, e tutte le spese si moltiplicano. Sono riuscito a non mollare di un centimetro ai tavoli, e per fortuna gli ultimi mesi del 2020 ho fatto un lavoro stratosferico. Penso che il 2020 sia stato uno degli anni più proficui online della mia vita, e gioco davvero da molti anni. Sono riuscito a sistemare tutto e a ricostruire il bankroll, e adesso che ho rimesso la testa a posto, anche grazie alla ragazza e al bimbo, ho tutte le intenzioni di continuare a perseguire il mio obiettivo, il mio sogno. Amo questo gioco perché amo l’agonismo, la competizione, la voglia di vincere, e ora mi sento davvero confident nel mio gioco. 

Progetti per i prossimi mesi… con il covid non lo so, stiamo aspettando trasferte da tanto tempo, quindi per il live non lo so. Continuerò sicuramente a grindare online come ho fatto nell’ultimo anno e mezzo, soprattutto durante la quarantena passavo 10-12 ore al giorno senza mai alzare la testa, un po’ perché dovevo recuperare i danni fatti in passato, un po’ perché sto costruendo un roll per le future trasferte, sperando di farne il prima possibile.”


Sareste riusciti a prendere così sportivamente un Final Table sfuggito tra le dita? O anche per voi giocare al meglio è la cosa più importante? Scrivetecelo commentando sulla nostra Fanpage!

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