Patrick Leonard: Meno tavoli e più focus, o il tuo studio non serve a nulla

Set 24, 2021

Patrick Leonard

Patrick Leonard è universalmente riconosciuto come uno dei migliori giocatori di tornei di poker online del momento.

In un podcast organizzato da Elliot Roe, mental coach che ha supportato anche lo stesso Patrick, il pro inglese ha risposto con estrema sicurezza alla domanda “Qual è la più recente scoperta inerente al mental game che hai notato?”

 

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Studiare bene, giocare male

So che tutti ora dicono di studiare, approfondire, migliorare la GTO. Tutti hanno capito di dover studiare, cosa dover studiare, capire la GTO, come giocare meglio. Ma ogni giorno vedo una grandissima percentuale di player giocare davvero male. Mi sono informato, tra questi ci sono persone con un’ottima comprensione del gioco, che studiano bene, e sanno giocare molto bene.

Dedicano la maggior parte del loro tempo a migliorare a poker, ma alla fine non giocano meglio. Se fanno un’analisi o un video saranno impeccabili, saranno grandissimi coach, ma non sanno giocare veramente bene quando è il momento.

 

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Penso che questo sia a causa del mental game: non sono preparati, hanno leak quando tiltano, o per qualunque motivo non mettono in pratica quello che sanno. 

Spesso giocano troppo tight perché giocano troppi tavoli, penso che molti abbiano una specie di paura a non registrarsi a un torneo, anche se da $20, per persone con 100 di ROI è come lasciare $20 sul tavolo. Non realizzano che così la qualità del loro gioco su tutti i tavoli cadrà.

Sono giocatori che sanno giocare bene ma scelgono di non giocare bene. 

 

Focus > massa

Dal canto mio so che una volta giocavo troppi tavoli, anche fino a poco tempo fa, e ultimamente mi sono obbligato a giocare al massimo 6 tavoli. L’altro giorno ho individuato almeno 10 spot in cui se avessi avuto 10 tavoli aperti non avrei raggiunto le conclusioni che ho raggiunto così.

C’erano 5 o 6 spot in cui stavo per foldare, e se hai 15 tavoli aperti devi seguire il tuo primo istinto perché non hai tempo. Ho passato questi 10-15 secondi in più a capire davvero la mano, capire cosa avrei dovuto fare. Mi ha aiutato molto in un torneo da $500, che avrei giocato peggio se mi fossi iscritto a quelli da $20 o $50 che giocavo di solito.

Non voglio essere uno di quelli che sanno come giocare ma poi non giocano bene. Ho permesso a me stesso di mettere in gioco tutto quello che so, e pensandoci è decisamente qualcosa che voglio continuare  a fare.


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Photo credits: Poker Central

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