Abbiamo assistito alcuni giorni fa a un nuovo episodio di No Gamble No Future. Stiamo parlando di uno dei tavoli di cash game high stakes più folli mai visti sugli schermi, soprattuto per via di regole di ingaggio a dir poco particolari. E in una situazione quasi border line, non poteva di certo mancare un personaggio della caratura e della “follia” di Patrik Antonius.
Il player scandinavo, proprio in questo format, si è reso protagonista della mano di cash game live più ricca della storia del poker. Non è un caso che sia ricorrente la sua presenza in un video pubblicato poche ore fa sul canale Youtube di PokerGO, che riassume le mani più ricche giocate nell’ultimo episodio. Tra queste ce n’è una con Andrew Robl, che merita rispetto e soprattutto un’analisi dettagliata.
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Un river doloroso per Patrik Antonius
Situazione: cash game livelli 1.000/2.000/4.000 dollari
Preflop: Robl rilancia sullo straddle, mettendo 9.000 dollari con Q♥Q♠ da middle position. Giocano Antonius con 3♥3♣ da small blind e Gonzales che aveva fatto straddle e spilla 8♦6♥. Il pot sale a quota 33.000 dollari.
Flop: K♥K♦3♦ – fanno check sia Antonius che Gonzales. La palla passa a Robl che decide di checkare dietro.
Turn: J♥ – stavolta Antonius esce in puntata per 30.000 dollari. Gonzalez decide di lasciare, Robl fa call. Il pot sale a quota 93.000 dollari.
River: Q♦ – Antonius over betta a 100.000 dollari. Robl ci pensa su qualche secondo, poi rilancia a 250.000 dollari. Una scelta non così semplice per Antonius, che esclama “I cannot fold” prima di chiamare.
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Patrik Antonius prende il più proverbiale dei pali in faccia con un river che lo lascia letteralmente disarmato. Tra le altre cose il triplo check al river gli ha dato un valore enorme al turn, consapevole del fatto di poter puntare contro quasi tutte le combinazioni che prevedevano un Re o un Jack nei range di Gonzales e Robl.
La quinta carta è quella che manda al tappeto lo scandinavo e che dà tanto coraggio a Robl. La scelta di rilanciare dà consapevolezza del fatto che Andrew fosse conscio della forza della mano del suo avversario. E anche la size è perfetta per ottenere il call del suo rivale.