Come ben sappiamo, l’egemonia di Phil Hellmuth in quello che era diventato il suo terreno di caccia preferito, è finita. Nell’ultima sfida di High Stakes Duel, infatti, il campione americano è stato nettamente sconfitto da Jason Koon al termine di un heads up che ha avuto davvero poca storia.
Tuttavia non possiamo dimenticare quanto è stato fatto da The Poker Brat nei precedenti episodi di una vera e propria saga. Come nel caso del precedente duello, quello vinto in maniera netta contro Scott Seiver. Nella mano che stiamo per analizzare, abbiamo la possibilità di assistere a una giocata più unica che rara: un bluff da parte di Hellmuth. Allora mettiti comodo…
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Un raro bluff di Phil Hellmuth
Situazione: heads up livelli 2.500/5.000
Preflop: Seiver con A♣5♣ da small blind rilancia a 11.000, mentre Hellmuth spilla 9♣5♥ e 3-betta a 37.000 chips. C’è il call di Scott, il pot sale a quota 74.000 gettoni.
Flop: K♦7♦7♣ – Phil opta per il check e lascia la parola al rivale, che bussa dietro.
Turn: 8♥ – Questa volta Hellmuth punta 48.000 chips, Seiver decide di fare call. Il pot sale a quota 170.000 gettoni.
River: 3♦ – Phil insiste nella sua giocata e ne mette 120.000 al centro. Scott ci pensa a lungo, poi opta per il fold.
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Una vecchia regola non scritta del poker dice che un giocatore tight che bluff è sempre più credibile rispetto a un loose aggressive. Sarà forse per questo che Scott Seiver cede di fronte a un autentico bombardamento da parte di Phil Hellmuth, il quale sceglie anche il timing giusto per entrare in azione.
Il check behind di Seiver al flop è la molla che consente al Poker Brat di far partire l’assalto. Le size sono pressochè perfette, oltre alla “fortuna” legata al fatto che il suo avversario non abbia legato nulla. Alla fine dei conti, Phil si traveste da Alexis Sanchez ed esclamando Hey amigo, i campioni sono così porta a casa il pot.