Se avete familiarità con programmi come GTO+ vi sarà capitato di leggere la formulazione “Pot Geometry“, e se non avete capito a cosa si riferisce, questo articolo fa per voi.
Niente paura, nulla di difficile, anche se il nome può avervi fatto preoccupare! Anzi, c’è una buona possibilità che abbiate già applicato in precedenza questo concetto.
Comparatore Bonus Poker
Room | Bonus | Visita |
---|---|---|
Rakeback 45% | ||
Rakeback 40% | ||
Rakeback 20% |
Questo comparatore confronta i bonus di benvenuto attualmente verificabili sui bookmaker italiani.
Pot Geometry: cos’è?
La Pot Geometry è il modo in cui la scelta delle size sulle varie street impattano sulla grandezza del pot alla fine della mano.
Può sembrare complicato? Vediamo un esempio.
Piatto preflop di 6,5bb, hero è l’aggressor e chiude il nut al flop. Decide di puntare half su tutte le street e l’avversario lo segue: il pot sarà di 13bb al turn, 26bb al river e 52bb allo showdown, per un guadagno netto di 26 big blinds.
[Il pot è 6,5, hero punta 3,25 e oppo chiama formando un pot di 13 al turn. Hero betta 6,5, oppo chiama e il pot al river è 26. Ultima barrel per 13bb, call di oppo e pot totale 52]
Comparatore Bonus Scommesse
Bookmaker | Bonus | Visita |
---|---|---|
Bonus 5€ | ||
Bonus 365€ | ||
Bonus 20€ |
Questo comparatore confronta i bonus di benvenuto attualmente verificabili sui bookmaker italiani.
Vediamo come cambia il risultato se hero avesse deciso invece di puntare 75% del piatto.
La prima bet è di 4,88 e il pot al turn 16,25. Bet 12,19 e pot al river di 40,63. Ultima pallottola da 30,47 e il piatto totale ammonta a 101,56, più del doppio!
Ora pensiamo a una via di mezzo, bet al flop 33%, e turn e river 75%: il pot finale diventa di 67,43, ben 44 big blinds in meno dell’esempio precedente, cambiando solo la prima size! Visto che effetto possono scatenare solo 2 bb di differenza?
A cosa serve?
Possiamo capire meglio l’impatto che hanno le nostre size, soprattutto nelle early street (lo stesso concetto può essere applicato fino dal preflop) sul pot finale.
Riflettendo su queste conseguenze possiamo elaborare piani più dettagliati a seconda dello scopo che vogliamo avere con le nostre puntate.
Inoltre questo concetto apre la strada alla Geometric Bet Sizing, argomento che tratteremo più avanti ma che si può riassumere in: un’unica size (proporzionale al pot) che usata in tutte le street permetta l’all in alla fine.
Attenzione ovviamente quando si traduce questa teoria nella pratica: dobbiamo considerare l’avversario che abbiamo davanti (se folda sempre alle overbet, perché utilizzarle per valore?) e pensare sempre a quale range di mani vogliamo giocare nella stessa maniera, magari prendendo in considerazione il bluff to value ratio.