Range nel poker – Un’introduzione al concetto di range e come utilizzarli

Set 15, 2021

Cosa sono i range nel poker? Come si utilizzano e come si costruiscono? Proveremo a dare una risposta base a queste domande con questo articolo introduttivo.

 

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Cosa sono i range nel poker

Molti giocatori, in particolar modo anni fa, facevano l’errore di riflettere durante una mano di poker limitandosi al valore della propria mano e della mano o mani che potevano avere i loro avversari.

Il concetto di range nel poker corrisponde alla varietà di mani che un giocatore può avere in un dato momento. I range permettono di prendere in considerazione ogni possibilità nell’arco di una mano.

Per descrivere un range di mani si utilizza normalmente una dicitura come “JJ+, A9s+, AJ+” che significa nell’ordine: tutte le coppie pari o superiori a JJ, tutti gli Assi-X suited da A9 in su, tutti gli Assi-X off suited da AJ in su. Può sembrare complicato ma ci si familiarizza molto presto.

Altre volte vengono indicati in percentuale, ad esempio “top 10%” corrisponde al range di mani indicato qui sotto:

top 10% range

Notare in basso la dicitura per esteso: tutte le coppie pari o superiori a 77, tutti gli assi suited pari o superiori ad A9, tutti i K-X suited maggiori o uguali a K-10 e così via.

 

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Range: come si utilizzano?

Se siete puri neofiti del concetto di range, scaricate immediatamente un software come Equilab (raccomandato anche dai coach Grinderlab), e continuate a leggere.

Con Equilab avremo la possibilità di calcolare la probabilità di vittoria (equity) di un range contro un altro range. Ad esempio il giocatore A con un range del 4,5% contro il giocatore B (range del 12,5%) avrà un’equity del 62% (vedere immagini sotto).

Cosa significa? Che un range del 4,5% vince sempre? No, ci saranno le volte in cui il giocatore A avrà K-Q off suited e il giocatore B avrà A-A, ma in media se giocassimo sempre in all in tutte le mani dei due range, il giocatore A avrà un significativo vantaggio allo showdown.

 

Esempio

Il calcolo dell’equity dei range è ancora più importante nel postflop, dove può portare ad analisi molto più approfondite dello scenario. Per esempio, immaginiamo di chiamare con K♥10♥ da BTN il raise di CO, che poi punterà 3 strade su Kâ™ 9♣8♣ 2♦ 5♥ mettendoci in una situazione complicata.

Questo è il range di base che stimiamo per l’avversario. Per il momento la nostra mano gioca al 70% contro il suo range, ma sappiamo che non punterà il 100% delle volte al flop.

Ora dovremo capire con quali mani andrà in continuation bet su K♠9♣8♣, valutando anche le sue tendenze a bluffare e ad aggredire, e restringeremo il suo range a questo campione qui:

Le mani in blu scuro indicano che punterà solo con le combinazioni suited con due fiori.

Al flop il nostro K-10 suited giocherà al 52% contro il range avversario e decideremo per il call se le nostre pot odds ce lo consiglieranno.

Si va al turn 2♦ dove l’avversario continua a puntare, che facciamo? Vediamo con quali mani il nostro avversario potrebbe andare in second barrel, rimuoviamo quel paio di combinazioni con le quali secondo noi checkerebbe al turn, scopriamo di essere sempre circa al 52% e decidiamo di chiamare.

Al river 5♥ il nostro avversario spara la terza pallottola. Ora rivaluteremo di molto il suo range, perché gran parte delle mani di medio valore probabilmente le checkerebbe, così come alcuni progetti che non si sono concretizzati.

Altri invece li lasceremo, immaginando che una certa percentuale di volte li punterà anche al river in bluff.

Contando le varie mani che secondo noi si sono spinte a puntare 3 strade, troviamo 9 mani di bluff (24%), 14 di Top Pair e overpair (38%) e 14 di Two Pair o meglio (38%).

Contro un range di questo genere il nostro K♥10♥ crolla al 25% circa, dobbiamo foldare?

Dipende, utilizziamo ancora le pot odds e scopriamo l’equity necessaria per effettuare un call. Se il nostro avversario puntasse fino a 50% del pot il nostro call sarebbe EV+, ovvero sarebbe vincente nel lungo termine, in caso puntasse di più sarebbe meglio foldare.

 

Notare che questo esempio è stato fatto solo per spiegare come si analizza in termini di range, senza dare troppa attenzione alle reali frequenze di 3 barrel. 

Inoltre, cosa più importante, abbiamo in realtà invertito l’ordine dei processi al river: solitamente i range con cui un avversario punta half pot, pot o va in overbet al river sono differenti, quindi si dovrebbero ricavare percentuali diverse effettuando l’analisi ad-hoc con le tendenze del giocatore in questione.


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