Il Big Game on Tour sta regalando tante emozioni e soprattutto una serie di mani tutte da seguire e da studiare. Nell’ultimo episodio, che è stato pubblicato sul canale Youtube di PokerStars, la scena se l’è presa tutta Sam Grafton. Il giocatore britannico, uno dei più forti di sempre nel suo Paese, si è messo in mostra in particolare in una delle ultime mani nell’episodio. Di fronte a lui c’era Maria Ho, la quale ha avuto la sfortuna di vedere una serie di congiunzioni astrali sfavorevoli.
Il fatto di avere una monster hand non ha retto il confronto con un board a dir poco complicato e soprattutto un giocatore di fronte particolarmente estroso e difficile da leggere.
Comparatore Bonus Poker
Room | Bonus | Visita |
---|---|---|
500 € | ||
1000 € | ||
508 € |
Questo comparatore confronta i bonus di benvenuto attualmente verificabili sui bookmaker italiani.
La mano nel dettaglio
Situazione: cash game livelli 150/300 dollari
Preflop: Sam Grafton rilancia da cutoff con 5♦4♦ a 600 dollari. Dal bottone Maria Ho spilla A♥A♣ e 3-betta a 1.800 dollari. Foldano i bui, chiama Sam. Il pot sale a quota 4.100 dollari.
Flop K♠4♣10♣ – Grafton checka e lascia spazio alla c-bet della Ho, che mette 1.500 dollari al centro. Sam in realtà ha fatto check-raise per 5.500 dollari. Maria fa call, il pot sale a quota 15.100 dollari.
Turn 9♠ – Stavolta Grafton prende l’iniziativa e fa praticamente half pot, puntando 7.500 dollari. Maria Ho stavolta opta per il call e porta il pot a quota 30.100 dollari.
River J♣ – Sam ancora una volta non indugia e punta 20.000 dollari. Maria ci pensa un po’ prima di mettere sotto.
Comparatore Bonus Poker
Room | Bonus | Visita |
---|---|---|
508 € | ||
1000 € | ||
20 € |
Questo comparatore confronta i bonus di benvenuto attualmente verificabili sui bookmaker italiani.
La giocata di Sam Grafton
Come abbiamo modo di vedere semplicemente dalle carte del board, non era facile per Maria Ho giocare gli Assi in questa situazione. Un board particolarmente scary, con il solo “appoggio” dato dall’Asso di fiori che blockerava eventuali flush alti.
Di fronte, però, c’era un Sam Grafton articolarmente estroso, il quale è stato abile a nascondere la sua mano con una condotta non lineare e per questo efficace. Il britannico, una volta captata l’intenzione della sua rivale di chiudere il colpo al più presto, si è reso conto che fare azione era l’unico modo per indurla a give-uppare.
Missione compiuta, ci verrebbe da dire.