Pochi giorni fa abbiamo visto la piramide delle info secondo Steffen Sontheimer, un ragionamento utilissimo per capire come valutare correttamente le statistiche HUD che abbiamo sui nostri avversari.
La base è quella di tenere sempre in considerazione che gli avversari non giocheranno alla stessa maniera contro il field, contro hero, e contro gli altri giocatori simili a hero. Averne consapevolezza ci permette di conoscere meglio i margini di errore e avere read più precise.
I dati contro il pool però sono sempre quelli più numerosi e statisticamente affidabili, quindi è da questi che dobbiamo comunque partire. Oggi Steffen spiega le stat di base più importanti, regalando qualche considerazione in più.
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Le statistiche di base hanno il pregio di non aver bisogno di un grande campione di mani, sono molto affidabili e fungono da indizio per tutta la strategia successiva dell’avversario.
VPIP
La prima stat di cui si parla sempre, la abbiamo approfondita qui assieme alle altre statistiche HUD di base.
Ci indica quante mani gioca l’avversario, e l’obiettivo è inquadrare chi ha VPIP alto, perché se qualcuno gioca poche mani non vincerà molto, ma non sarà nemmeno così perdente.
VPIP di Steffen: 24
PFR
Il preflop raise da una stima di quante mani villain giocherà in modo aggressivo, rilanciando attivamente preflop. In pratica, raise, 3-bet, 4-bet eccetera, meno limp, flat, overcall etc.
Un giocatore 18/15 può ancora essere un giocatore ok, ma un 18/2 deve essere orribile. Comunque non così perdente, ma orribile. Più grande è il gap tra VPIP e PFR, più villain sarà passivo, e spesso si trasferisce alle tendenze postflop.
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Inoltre possono indicare se è un player 3-bet only o ha range di flat. Per esempio Sontheimer ha 24/20 e questo gap viene dai call da BB quindi è molto vicino a un 3-bet only. Se un giocatore gioca 27/18, sicuramente flatta anche da altre posizioni.
Con un campione di 300 mani puoi già capire cosa farà con 7-7, K-Ts, K-Qo.
PFR di Steffen: 20
3bet
Con questo dato possiamo comprendere il range di 3-bet dell’avversario e aggiustare il nostro range di risposta di 4-bet e flat. Giocare aggressivamente contro persone con 3bet alta è molto più interessante rispetto a quelli che 3bettano QQ+ e qualche bluff, flattando J-Ts e simili.
Più è tight l’avversario, più soldi vinceremo postflop hittando con mani che possono battere al flop A-A e K-K (per esempio set mining).
3bet di Steffen: 10,5
Esempio
Prendo ad esempio due giocatori, uno che di VPIP/PFR/3bet ha 35/31/23,5 e un altro 38/3/2,7. Scelgo loro perché hanno VPIP simili, sono entrambi orribili e vogliamo giocare contro entrambi. Ma in maniera completamente opposta.
Il primo giocatore gioca molte mani ma ha un gap VPIP-PFR molto basso, quindi chiaramente gioca 3bet only, ma possiamo batterlo 4bettando all in A-Qo da qualsiasi posizione.
Contro l’altro non vuoi fare nulla. Queste stat si ripercuotono sul postflop, e questo giocatore passivo non blufferà una sola mano. Il giocatore aggressivo invece farà più thin value bet perché “è la miglior mano delle ultime 20 ricevute” e non può più soffrirlo.
Image credits: PokerCode