Quando vincere non basta e ti permetti di stravincere: è questa la mano più bella di Viktor Isildur1 Blom?

Feb 17, 2020

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Ricordate la finale di Coppa dei Campioni della stagione 1993/1994?

In quell’occasione il Milan di Fabio Capello riuscì a mettere a segno un’impresa nell’impresa: conquistare il titolo per club più ambito d’Europa e farlo mettendo letteralmente in ginocchio un Barcellona stratosferico siglando quattro reti, due per tempo.

Una lezione che in Catalogna si sono ricordati per parecchio tempo e dalla quale, a giudicare dai risultati ottenuti negli anni successivi, si sono ripresi egregiamente.

Perché scomodare gli dei del calcio per parlare di una mano di poker? Scopriamolo assieme…

Quella volta a Rozvadov

Ve lo posso assicurare, in quel torneo Viktor Blom fece letteralmente il vuoto attorno a sé e la “chiamata da eroe” che gli regalò il titolo del PartyPoker Millions Main Event fu la sublimazione di una performance stratosferica spalmata nell’arco di quattro giorni.

Per Viktor si trattava di un ritorno in scena, quella del poker dal vivo, dopo anni di assenza dovuti a molteplici ragioni, compreso lo schianto nella sfida nosebleed contro Brian Hasting che ridimensionò notevolmente il suo bankroll.

Avere l’occasione di conoscerlo di persona è stato un privilegio – potete trovare QUI il racconto dell’esperienza – così come assistere in prima fila a una delle giocate più spettacolari che mi sia mai capitato di vedere al tavolo verde.

E non parlo solo dell’aspetto tecnico, quello era sotto gli occhi di tutti, quanto del momento specifico in cui è avvenuto: testa a testa decisivo contro un avversario tosto e preparato, pari stack, con un titolo, un trofeo, e un milione di euro tondo tondo in palio.

Lo spot nel dettaglio

Isildur1 si trova in posizione rispetto a Pavel Plesuv, numero uno nella all-time money list moldava con quasi 5 milioni di dollari accumulati in carriera, e al livello 6M/12M apre a 35M trovando la difesa dell’avversario.

FLOP: Q♥ 9♥ K♦ – Plesuv check-chiama la c-bet di Viktor a 45M.

TURN: Q♥ 9♥ K♦ A♦ – Nuovo check-call per Plesuv, sulla second barrel di Isildur1a 105M.

RIVER: Q♥ 9♥ K♦ A♦ 5♥ – Plesuv va direttamente all-in per poco meno di una pot size bet, Viktor ci pensa per qualche minuto e chiama.

Lo showdown è una sentenza per Plesuv e Viktor Blom vince il torneo.

Viktor Blom: 6♦ K♥

Pavel Plesuv: 7♦ Q♦

Come ha fatto Isildur1 a chiamare?

Questa mano risale al 18 febbraio 2018, esattamente (o quasi) due anni fa. Viktor ha l’esperienza di un veterano, ha giocato milioni di mani contro i più forti giocatori del pianeta e la posta il gioco non lo spaventa minimamente.

L’azione al flop è tra le più standard possibili con l’apertura di Viktor, la difesa di Plesuv con una mano più che legittima e il conseguente check-call sulla c-bet dello svedese.

Viktor punta per valore e protezione su un board abbastanza insidioso e, specie considerato il suo stile di gioco, non avrebbe alcun senso rallentare l’azione al turn.

L’Asso rientra pienamente nel suo range e la texture è fin troppo drawy per non pensare di poter estrarre un’altra street di value, senza considerare il fatto di trovarsi in posizione e poter comodamente checkare dietro su diversi river avendo showdown value sufficiente.

In questo frangente il fatto di avere in mano un Kappa a Cuori non è ancora determinante, ma lo sarà al river, quando Plesuv decide di shovare su quel 5 che chiude il flushdraw a Cuori.

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Plesuv in azione in una delle mani più importanti della sua carriera.

Viktor sa che nel range avversario ci sono davvero pochi Assi: considerata la deepness un giocatore esperto come il moldavo avrebbe avuto diverse opzioni a disposizione tra preflop, flop e turn invece di limitarsi a difendere il blind e check-callare due strade.

Con tanti Assi forti la 3-bet sarebbe stata pienamente alla sua portata e difficilmente con flush draw nuts al flop Plesuv si sarebbe limitato al call, specialmente in una dinamica heads-up dove i range in gioco sono decisamente più larghi del normale.

Inoltre Viktor con la sua second barrel riesce a tenere il suo range molto ampio su una texture di questo tipo, polarizzando ulteriormente lo shove river del moldavo che dichiara sostanzialmente di aver chiuso colore.

Se così fosse però, che senso avrebbe andare all-in anticipando l’action avversaria col rischio di trovarsi un bel fold e perdere tonnellate di value?

Come detto in precedenza il range di Viktor è sufficientemente largo da far presuppore che non vi siano soltanto mani di assoluto valore ma tanto middle value/bottom value/missed draw che lo svedese folderebbe senza troppi problemi (dagli A♥-x ai K♥-x, passando per mani come J-9/J-8 e via dicendo).

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Lo sguardo glaciale di Isildur1 qualche istante prima di scrivere la storia con un hero-call da antologia.

Isildur1 ha un blocker importante e sa perfettamente che una giocata di questo tipo può essere effettuata sia col punto nut che in bluff, anzi…

A ben guardare le combo di nut sono davvero ridotte rispetto a quelle di bluff (che compendono tanti missed draw e altrettanto middle value con equity missata trasformati in bluff) oltre al fatto che mani abbastanza forti come J-T (scala), doppie e set non andrebbero mai all-in se non per qualche dinamica particolare inerente al metagame.

Viktor ci pensa per quasi quattro minuti prima di annunciare il call, una chiamata che lo consegna alla storia. E ora gustatevi il video dell’action:

Se vi siete persi il racconto del duello tra Gabriele Lepore e Jason Wheeler potete rimediare CLICCANDO QUI

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NOTA

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