Uno spiacevole risveglio se innocente, o una giusta punizione se colpevole, per Kevin Ruscitti che riesce a vincere il braccialetto WSOP online ma si trova immediatamente con l’account sospeso.
Il motivo? Un sospetto utilizzo di RTA individuato attraverso lo strumento Fair Play di GTOWizard. La poker room online WSOP.com ha deciso di dare fiducia a questo meccanismo di controllo di terze parti, e impedire l’utilizzo dell’account a Ruscitti in attesa di ulteriori approfondimenti.
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Account sospeso dopo il braccialetto WSOP
Kevin “GR4ND_THEFT” Ruscitti ha trionfato all’evento #15, $500 NL Hold’em PKO, torneo che ha chiamato a raccolta 426 giocatori e lo ha premiato con un primo premio totale di $38.483.
Poco dopo però al momento del login trova il suo account sospeso per ipotetico Real Time Assistant. Attenzione, sospeso e non bannato, perché giustamente WSOP.com deve fare indagini più approfondite prima di prendere contromisure severe.
“ll mio account WSOP è stato temporaneamente congelato perché l’ex grinder micro stakes Justin Pimpedly mi ha accusato di usare RTA. Io non uso GTOWizard, non uso nemmeno un HUD quando gioco su PokerStars. Non hai bisogno di GTOWizard se sei un mago (wizard).”
Queste le prime parole di Ruscitti su un gruppo Facebook, dove continua spiegando quanto si impegni e quanto sia forte. E che non importa quanto puoi dimostrare, alcune persone non accetteranno mai che tu possa essere bravo.
RTA e Fair Play di GTOWizard
Successivamente Ruscitti dirà che quando fu accusato di RTA, si mise a ridere e basta perché nemmeno sapeva cosa volesse significare questo termine.
Se come lui non conosci i Real Time Assistant, in breve possiamo descriverli come software GTO istantanei. Per farla semplice, programmi che consigliano la miglior azione strategica durante il gioco. Inutile dire che siano illeciti e un grande problema per il poker online (e ora forse anche per il live).
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Per fortuna GTOWizard, solver rapidissimo che rischia di essere utilizzato in modo malevolo, ha fornito un sistema chiamato Fair Play, che permette di individuare se qualcuno ha cercato uno spot in tempo reale. Ruscitti dirà di non sapere nemmeno dell’esistenza di questo strumento, per capire quanto fosse distante da GTOWiz.
Da dove partono le accuse
Tornando alle accuse, pare che tale Pimpedly riportato da Ruscitti non sia effettivamente l’unico ad avercela con lui.
Sembra che ci sia un intero gruppo di persone insospettite che si sono dedicate a cercare sullo strumento Fair Play gli spot di Ruscitti, lo dice uno di questi, Steven Paul Stolzenfeld. L’azione è proseguita per un paio di mesi, e alle WSOP ci sono volute circa 6 settimane per fare qualcosa.
Sia chiaro che questo congelamento del conto non dimostra colpevolezza. Ma sembra sufficiente per Cherish Andrews, giocatrice runnerup del torneo, a chiedere ad alta voce alle WSOP di fare ciò che è giusto.
Ciò che intende è che le World Series Of Poker si riprendano il braccialetto assegnato (immaginiamo senta di meritarlo) e ridistribuiscano il premio agli altri ITM.
Staremo a vedere come si concluderà la vicenda, ma pare che l’unico precedente di un vincitore bannato da WSOP.com non abbia seguito questo percorso. La redistribuzione dei premi dovrebbe essere contro i regolamenti dello stato del Nevada.
Cherish Andrews