Walter Treccarichi racconta la picca EPT e la sua passione per le varianti

Qualche giorno fa, gloria EPT tutta italiana con la vittoria di Walter “cesarino” Treccarichi che conquista la picca all’8-game a Praga.

Un risultato meraviglioso a un torneo prestigioso, una variante tutt’altro che semplice, e da parte di uno dei giocatori più conosciuti e rispettati del panorama italiano. Potevamo forse farci mancare l’intervista ad alto contenuto di varianti? Ovviamente no!

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Ciao Cesarino, complimenti per la vittoria! Iniziamo con la domanda di rito, raccontaci come è andato il torneo. 

Walter Treccarichi: “Riguardo il torneo, come difficoltà all’inizio è stato molto facile, c’era molta gente che faceva errori palesi in molti giochi. Anche verso la fase bolla c’era un signore alla mia destra che era praticamente chipleader, ma era davvero scarso. Infatti alla fine gli ho vinto quasi tutti i soldi, abbiamo finito sulla bolla che io ero chipleader e lui short per intenderci.

Al tavolo finale però rimasti in quattro gli avversari erano quasi tutti bravi, c’erano un norvegese, un finlandese e uno svedese ed erano tutti preparati, quindi comunque è stata una battaglia alla pari verso la fine.”

E alla fine sei stato tu a mettere le mani su (un’altra) picca! È sempre emozionante come la prima volta?

“Ovviamente la picca è sempre la picca. Ne ho vinte altre, ho vinto il French Poker Series High Roller che comunque era durante l’EPT, e poi una all’Italian Poker Tour, che però non era circuito EPT. Però ho fatto un sacco di runnerup ai side EPT, tipo 8 volte, quindi era una specie di maledizione. È stata una soddisfazione.” [Poco più di un mese fa, Treccarichi ha chiuso secondo proprio all’8-Game dell’EPT Londra]

Da poco più di un anno hai cominciato a dedicarti molto di più alle varianti. Come ti stai trovando? Come ti prepari e studi questi games?

“Negli ultimi mesi in particolare mi sono dedicato molto alle varianti. Le ho studiate, approfondite, ho fatto un corso molto interessante sui mixed games e li sto giocando anche molto online su siti americani. Negli ultimi anni comunque ogni volta che trovo un mixed game, soprattutto 8-Game o H.O.R.S.E. lo gioco sempre. Durante gli European Poker Tour ne trovi sempre uno per tipo, altrimenti bisogna aspettare le WSOP.”

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Ora come ora preferisci le varianti o il classico Texas Hold’Em? Qual è la variante preferita di Walter Treccarichi? 

“Preferisco le varianti perché l’Hold’Em l’ho giocato per tantissimi anni, ancora mi piace ovviamente, però non c’è quel pizzico di novità che c’è con le varianti, perché non le ho giocate tanto quanto ho giocato a Hold’Em. Quindi ogni volta che gioco 8-Game o H.O.R.S.E. mi diverto molto di più, anche perché sono più veloci, la gente pensa meno e sono più divertenti sotto questo punto di vista.

La mia variante preferita è lo Stud Hi-Lo, che è quella che gioco principalmente online. L’unico tavolo finale che ho fatto alle WSOP è stato un evento proprio di Stud Hi-Lo, un $1.500 in cui feci 9° e c’era anche Max al tavolo finale.”

È un peccato vedere che qui le varianti non spopolano. Da cosa è dovuto secondo te? 

“Hanno così poco seguito perché soprattutto nei live in Italia non c’è mai stata questa cultura. Da quando gioco non ho mai visto un torneo di 8-Game o H.O.R.S.E., quindi è difficile per la gente approcciarsi.

Io ho cominciato a giocarli perché in America sono molto praticati e me ne sono interessato, ma in Italia non c’è praticamente speranza se vuoi giocare mixed games, così come in Europa in generale. Qui è impossibile trovare un tavolo cash in qualsiasi casinò, mentre ovunque a Las Vegas c’è sempre almeno un tavolo mixed game. È proprio una questione di cultura secondo me.”

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Photo credits: PokerNews