È forse il miglior fold della storia di High Stakes Poker? Guardate cosa è riuscito a combinare Doug Polk contro Phil Hellmuth…
Ultimamente, tra la challenge contro Negreanu e le stupende analisi delle mani sul suo canale YouTube, Doug Polk è uno degli argomenti di punta di questo blog.
Il player americano è da un po’ fuori dal giro del poker, almeno quanto a grinding selvaggio, ma si vede che non ha perso lo smalto che lo contraddistingueva come uno dei migliori giocatori al mondo.
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Sotto le telecamere di Poker GO al tavolo cash High Stakes Poker, Polk si è reso nuovamente protagonista di una giocata eccezionale, contro niente meno che ‘The Poker Brat’ Phil Hellmuth.
Andiamo a vedere la mano:
Polk vs. Hellmuth: la mano
Situazione: High Stakes Poker, cash game, blinds $200/$400.
Preflop – Hellmuth ($98.300) da HJ apre a $1.100 con Q♠10♥, call di James Boad ($125.000 da BTN con 2♥2♣ e Polk ($201.000) da BB difende il suo 10♦7♣.
Flop: J♠9♠8♦ – Checkano i due giocatori che hanno floppato scala, Bord punta $2.000 e Polk rilancia a $7.000. Phil Hellmuth dichiara l’all in, e dopo il rapido fold di Bord la parola torna a Polk. Dopo vari minuti di riflessione, WCGRider esegue il miglior laydown della storia del programma e getta le sue carte nel muck.
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Le riflessioni di Polk
Come potete vedere dal video in fondo all’articolo, la decisione per Polk non è stata facile, anche se già dall’inizio traspariva l’idea di foldare.
Quando Polk ha chiesto il conteggio a Phil, quest’ultimo gli ha risposto “Circa $125.000“, non sappiamo se abbia volontariamente detto la cifra sbagliata, o se fosse la grafica a non essere corretta.
Polk ha reagito con un “È folle“, contornato da un sorriso incredulo e la testa che si scuote in un “no” continuo.
“È un monster raise. Che cos’hai lì? Sto pensando di fare un gran laydown qui. Un laydown davvero davvero grande.”
Phil cerca di confondere l’avversario: “Potrei facilmente avere… sai…”
“Cosa puoi ‘facilmente avere’ Phil?“ risponde Polk con una smorfia “Hai speso molto per un piatto piccolo.”
“Potrei avere un set.”
“Puoi avere un set? Non credo che tu abbia un set qui. Dai Phil, puoi fare meglio di così.”
“Potrei avere dei blocker, i dieci.”
“Oh, ora mi parli di blocker. Dio, se foldo questa e sbaglio…”
Hellmuth prova l’ultima pallottola “Potrei avere A♠10♠“, ma Polk è già indirizzato verso la sua scelta “Penso proprio che folderò 10-7“.
“Penso di essere completamente sconfitto, o in alternativa hai un sacco di equity contro di me. Wow, questo sembrerà così scemo se sbaglio.”
E alla fine, mentre tutti gli altri giocatori sono increduli e di parere nettamente contrario, Polk esclama “No, questo è un fold.”
Una breve analisi
Non possiamo entrare nella testa di un campione come Doug, né abbiamo l’history contro Hellmuth sufficiente a fare un’analisi completa.
Possiamo cominciare un ragionamento a partire dalle pot odds offerte a Polk, che deve aggiungere $90.200 su un piatto che diventerà di $200.300. Doug avrebbe bisogno di un 45% di equity per fare un call profittevole.
Ora resta da capire con quale range Phil farebbe un’action del genere: Q-10 è decisamente nelle opzioni, e vista la convinzione di Polk che Phil avesse proprio questa mano, è probabile che il conto delle combo non si limiti a quelle suited, nonostante il rilancio da HJ.
Polk dichiara di non credere che Phil possa avere set in questo spot. Il set è una mano di valore, con cui Phil non vuole far foldare i draw né vuole farsi chiamare solo dalle mani che lo battono, quindi è presumibile che si sarebbe limitato al call.
Ma anche se creassimo un range molto ottimista, che includa lo stesso i set, A♠10♠, addirittura A♠K♠ e solo metà delle combo di Q-10o (più tutte quelle suited), Polk giocherebbe solo al 39%, e ciò rende il call svantaggioso.
Anche includendo 10-10 Polk sarebbe leggermente sotto la percentuale minima per giocare: 44,6% contro 45% richiesto. Non includiamo mani di puro bluff, perché l’action è troppo particolare ed esporrebbe Hellmuth a un rischio troppo elevato: non dimentichiamo che prima del push ci sono state una bet del BTN e il check-raise di Polk.
L’unico modo per avere una percentuale che giustifichi un call, sarebbe eliminare tutte le combo di Q-10 off suited lasciando dentro i set. Evidentemente Polk non l’ha considerata un’opzione sensata, più probabilmente i set non ci sono e qualche combo di Q-10o sì.
Quando, pensando a un range ottimista e quindi a noi favorevole, non arriviamo alla quota necessaria per chiamare, solo il fold è la risposta, considerando che molte volte il range di Phil sarà ancora più chiuso.