12 cose che non sapevi sulla leggenda del poker Phil Ivey

Apr 6, 2021

12 cose che non sapevi su Phil Ivey

Phil Ivey è una delle vere leggende del poker. Presente sulla scena da oltre 20 anni, il Tiger Woods del poker è stato considerato da molti il miglior giocatore al mondo. 

Probabilmente le cose che vi abbiamo appena detto già le sapevate, data la fama di King Phil, ma forse ce ne sono altre che viceversa non conoscete.

Ecco 12 cose che probabilmente non sapevi su Phil Ivey: 

 

Comparatore Bonus Poker

RoomBonusVisita
Rakeback
45%
Rakeback
40%
Rakeback
20%

Questo comparatore confronta i bonus di benvenuto attualmente verificabili sui bookmaker italiani.

 

1 – Ha imparato dal nonno… che barava

Come ha iniziato a giocare a poker Phil Ivey? Beh il suo primo ricordo di se stesso con le carte in mano risale alla tenera età di 8 anni, quando il nonno gli insegnò il 5 card stud. 

Anche se era un allegro passatempo in famiglia, non è poker se non ci sono soldi in mezzo. E allora le due generazioni di Ivey si sfidavano a colpi di spicciolini.

La parte divertente della storia è che nonno Ivey barava costantemente contro il nipotino per farlo perdere e insegnargli a non giocare d’azzardo e non diventare dipendente dal gioco.

Ironico.

 

12 cose che non sapevi su phil ivey nonno

 

2 – Giocava prima di avere l’età legale

Dai tempi del nonno che barava, Phil ha riapprocciato al poker durante il college, e successivamente con i colleghi dell’azienda di telemarketing dove lavorava.

Dopo le classiche partite tra amici, Phil ha cominciato ad appassionarsi seriamente al gioco, e non avendo ancora 21 anni si procurò un documento falso che riportava il nome Jerome Graham per poter giocare nei casinò di Atlantic City. 

 

3 – No Home Jerome

Nel periodo in cui giocava con il nome di Jerome Graham, Phil faceva delle lunghe sessioni live di più e più ore, e dopo un po’ di tempo si trovò affibbiato il soprannome “No Home Jerome”. 

Il perché è ancora un po’ combattuto: c’è chi dice che Ivey giocasse così tanto da perdere l’ultimo autobus per il ritorno a casa, e fosse quindi costretto a dormire su una panchina, altri pensavano che avesse perso anche la casa al gioco, altri ancora più semplicemente vedendolo sempre ai tavoli si chiedevano: “Ma questo non ce l’ha una casa?” 

 

4 – Ivey era scarsissimo

Molti vedranno Phil come un talento naturale, ma ai tempi era veramente scarso. 

Questo lo dicono giocatori come Daniel Negreanu e Berry Greenstein, che lo reputavano un fish decisamente troppo loose, il cui più grande errore era quello di giocare quasi tutte le mani.

Alla fine proprio Negreanu e Greenstein presero Phil sotto la loro ala e gli insegnarono a diventare il grande campione che è stato.

 

Comparatore Bonus Scommesse

BookmakerBonusVisita
Bonus
20€
Bonus
20€
Bonus
100€

Questo comparatore confronta i bonus di benvenuto attualmente verificabili sui bookmaker italiani.

 

5 – Il più vincente online

Stando al portale HighStakesDB, Ivey è il giocatore che ha vinto più soldi online in un’unica piattaforma.

Con 319.000 mani giocate su Full Tilt e un profit spaventoso di 19.300.000 dollari, King Phil ha indossato questa corona senza problemi.

Per la cronaca Patrik Antonius è il più vincente considerando tutte le piattaforme. Infatti Ivey su PokerStars ha accumulato un passivo che lo fa scendere di graduatoria.

Inoltre durante la sponsorizzazione di Full Tilt incassava $900.000 al mese…

 

6 – Ivey vs. Beal

Phil Ivey ha avuto un’epica battaglia contro il milionario Andy Beal.

A dire il vero le sfide avevano coinvolto Andy e tutti i giocatori della “corporation”, come si facevano chiamare. Peccato che il banchiere americano in poco tempo riuscì a incassare oltre 13 milioni di dollari contro avversari tra cui Jennifer Harman e Doyle Brunson.

Ci pensò Ivey a ristabilire le gerarchie, mangiando all’avversario la bellezza di 16 milioni di dollari in un cash game ultra high stakes.

 

7 – Così famoso da girare spot per la Chrysler

Come ogni campione che si rispetti, che sia un calciatore, un golfista o un nuotatore, anche il migliore tra i poker player ha avuto una certa fama, capace tra le altre cose di aggiudicargli il ruolo di uomo immagine in uno spot per l’azienda automobilistica Chrysler, purtroppo mai arrivato in Italia.

 

8 – L’etichetta dei giocatori old school

Ivey fa parte di quella generazione di player spartiacque tra la vecchia e la nuova scuola.

Stando alle parole di Doyle Brunson, Phil sarebbe uno dei pochi ad aver conservato l’etica e l’onore di quei tempi.

Quando Chip Reese morì, Ivey telefonò a Brunson, dicendogli di avere grossi debiti di gioco contro Reese, e di non sapere a chi ripagarli. Un gesto che Doyle ha molto apprezzato, spiegando che praticamente chiunque avrebbe fatto finta di nulla.

 

9 – …ma quanti ne ha?

Quanti soldi abbia effettivamente Phil Ivey forse lo sa solo lui, ma un paio di aneddoti possono metterci nel giusto ordine di idee.

Una volta accettò di giocare a un sit & go, poi mai organizzato, 6-Max da 10 milioni di dollari di buy-in. Un’altra volta andò in un casinò a Los Angeles scoprendo di essersi dimenticato di avere $750.000 in una delle loro cassette di sicurezza.

 

10 – La Ivey Room

Phil ha avuto un impatto così forte nel mondo del poker che nel 2010 l’Aria Casino intitolò una sala da poker a Phil, la famosa Ivey’s Room delle partite più prestigiose.

Nel 2019 però dopo gli scandali al Borgata (sotto la stessa gestione dell’Aria), la Ivey’s Room venne rinominata “Table One”.

 

11 – Il vero amore… è costato

Da quanto risulti al popolo del gossip pokeristico, Phil ha avuto un’unica relazione seria con la sua ex moglie Luciaetta, conosciuta alle scuole superiori.

Qualche anno dopo il matrimonio però i due decisero di prendere strade diverse. Il divorzio è costato salato a Phil, che nei tempi della sponsorizzazione per Full Tilt pagava alla ex moglie $180.000 al mese, oltre ad aver pagato 1,2 milioni in borsette da collezione, più di un milione in gioielleria e altri preziosi.

 

12 – Cos’è il successo?

Una volta Nolan Dalla e i suoi amici stavano giocando a golf, e Phil li raggiunse un po’ in ritardo.

Nolan parlando con il caddy di Phil, un bambino di circa 12 anni, gli chiese cosa facesse, aspettandosi una risposta tipo “vado a scuola“. Il piccolo rispose di essere il figlio di un senatore degli Stati Uniti. 

Dalla allora andò da Phil e gli disse “Wow, questo è cosa si chiama successo: avere il figlio di un senatore a portarti le mazze da golf” 

“No, Nolan – rispose Ivey – avere il senatore degli Stati Uniti che ti porta le mazze da golf. Quello sarebbe successo.” 


Entra nella migliore community sul poker

Accedi al gruppo Facebook per confrontarti con centinaia di Grinders e restare aggiornato sulle iniziative di Grinderlab

Potrebbe interessarti anche:

Chatta
Serve aiuto?
Ciao, sono Phil 😄
Come posso aiutarti?