Il canale YouTube di GTOWizard ha regalato ai suoi seguaci di Reddit un’analisi approfondita delle mani proposte. Vediamo allora questo bluffcatch al NL50 risolto con un solver, e scopriamo come utilizzare meglio questo strumento nella nostra review.
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La mano
Preflop:Â Open di SB 3bb, chiama Hero con Aâ™ 2â™ .
Flop: A♥8â™ 7♣ (6bb) – Check to check.
Turn: A♥8â™ 7♣ K♣ (6bb) – SB punta 7,7bb, Hero call.
River: A♥8â™ 7♣ K♣ 3♥ (21.40bb) – SB punta ancora 15,26bb, call di Hero che vince contro il J♦10♥ di opponent.
L’analisi
La prima cosa che mi piace fare è vedere i report aggregati, che contengono informazioni su tutti i flop possibili e mi danno buone euristiche che posso generalizzare in game.
Per esempio vediamo che SB usa raramente size grosse e predilige il check, deve giocare passivamente al flop perché diventa difficile difendere un range così ampio su street successive.
Quando SB checka, BB tipicamente alza la size, preferisce circa un 66% ma checka ad altissima frequenza. C’è qualche bet più grossa o più piccola, perché SB ha già ridotto il suo range checkando sulla prima street.
Se guardiamo board A-high con carte medie (6-7-8-9) senza coppie o monotone, la strategia di SB usa molte size piccole (frequenza 40%) e check (59%). Le carte medie avvantaggiano BB, e gli Assi diminuiscono il valore della tua fold equity per le tue top pair.
Su questi board BB checka spesso, ma come size preferisce overbet per prendere di mira le mani cappate nel mezzo del range.
Su questo specifico board la maggior parte delle top pair di SB punta, c’è anche qualche 2-pair o più, ma se confrontiamo i range notiamo che questa porzione di top range è equilibrata tra i due giocatori. Infatti anche se SB ha range advantage per le top pair, il nuts advantage è pari, perché entrambi hanno le stesse two pair.
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Quando SB checka, la situazione si fa un po’ peggiore (perché elimina dal range tutta la porzione di mani che avrebbe puntato, ndr). In questo caso A2 può anche fare una small bet, ma considerando come gioca tutto il range il check è la scelta migliore.
Il K al turn è una buona carta per SB perché dona qualche second pair, ma supporta anche le mani medie perché consente di giocare più aggressivamente le sue mani forti senza compromettere il checking-range.
Guardando i report, notiamo che le carte alte (J, Q, K) supportano questo range e permettono di utilizzare strategie di overbet più aggressive. Anche alcuni “brick” concedono lo stesso, ma la frequenza di bet è di molto inferiore.
Quindi l’overbet al turn è la strategia preferita, con un paio di set trappati, molte two pair e top pair, e ovviamente molti bluff naturali. Per BB con top pair è un easy call.
Il river 3♥ è buono per SB, perché il range di valore può continuare a puntare. Notiamo che il range di SB è più polarizzato mentre quello di BB è più merged, che significa che ha molti bluff catcher.
Quindi al river quale è un buon call? Vediamo che top, second, third e anche molte low pair sono nella sezione “indifferente”, infatti tutte queste mixano tra call e fold e qualche raro all in.
I principianti potrebbero pensare di continuare in maniera lineare, con top pair+, pensando che una second pair non può battere nulla che tenga quella linea. Ma devi pensare a cosa bluffa e cosa valuebetta il tuo opponent.
Allora bisogna vedere quali mani di bluffcatch blockerano value e unblockerano bluff. A2 non blockera i bluff, quindi è perfetta per chiamare mentre AT è molto peggio. Questo ovviamente contro un avversario bilanciato, contro uno sbilanciato tutte queste mani diventano ottimi call.