Daniel “Jungleman” Cates ospita nel suo podcast Chance Kornuth (che curiosamente ha appena vinto il $10k Heads-Up del Seminhole Hard Rock), due nomi brillanti nel panorama del poker, che hanno discusso svariati argomenti interessanti.
Oggi ci concentriamo sul valore dei tell nel poker, nella loro difficoltà , come valutarli, e un breve estratto di quanto contino duro lavoro e intelligenza.
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Innanzitutto Dan Cates parla di alcuni libri sul poker. A dire la verità , solo il libro dei tell di Mike Caro è prettamente pokeristico, poi viene citato il libro di Joe Navarro (una delle massime autorità in body language), ma entrambi – a detta di Jungleman – non sono all’altezza del libro sulle negoziazioni di Chris Voss.
“Il libro di Voss si applica alla vita vera, è molto pratico, mentre Navarro dice cose che… non penso che gli umani siano così telegrafici con il loro body language. Conosci questa storia di Phil Sternheimer e il tuo amico Ben Lamb?
Ben Lamb sapeva che Phil aveva letto il libro di Joe Navarro, allora ha appositamente direzionato i piedi per farli puntare in una certa direzione, sapendo che Phil avrebbe fatto la sua scelta basandosi su questo. Cosa che ha fatto, sbagliando.”
Chance Kornuth: “Ben è uno dei migliori in assoluto. Quando devi prendere una decisione, devi sempre considerare che tutti sono a un livello differente, e a seconda del livello puoi prendere delle informazioni e applicarle. Ben è fortissimo nel capire il livello delle persone e a contrastarlo, anche in carta-forbici-sasso. Mi fa ridere che ci sia qualcuno con una conoscenza di base della situazione, un novizio, che legge un libro o fa un corso, trova una cosa buona e pensa di poter usarla contro uno dei migliori al mondo.”
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Continuando, si arriva al capitolo skill e ciò che le limita:
“Philip è abbastanza testardo. Sta provando a diventare un pro e ci sta arrivando, si può dire. Ovviamente è difficile battere i migliori al mondo, ma è molto spigliato. Il duro lavoro, secondo me, arriva a un apice fissato dalla propria intelligenza, nel poker. Puoi impegnarti quanto vuoi, ma gli idioti non riusciranno a essere grandiosi al gioco. Comunque non fraintendetemi, anche il duro lavoro è un fattore limitante nelle tue skill a poker“.
“Vero, serve una certa intelligenza e apertura per cambiare la tua prospettiva. Forse sarebbe più appropriato parlare di flessibilità . Ad ogni modo non sono gli unici fattori limitanti, ce ne sono davvero molti.”
Dan Cates riporta la conversazione sui binari dei live tell:
“Personalmente faccio molte cose per deflettere i live tell. Penso che siano cambiati nella forma, ci sono molte variazioni del classico ‘forte è debole e debole è forte’ che la gente usa ancora. È il concetto dei diversi livelli di cui si parlava prima. Credo ci siano un paio di principi psicologici nascosti che ho notato nella popolazione, ma puoi vederli solo con molta esperienza e concentrandoti su quei dettagli. Poi se non succede nulla bisogna avere pazienza, aspettare che facciano un passo falso.”
Chanche Kornuth: “Sì oggi la gente è più consapevole ed è molto più difficile raccogliere elementi. Ricordo contro l’elite negli PokerGO Studios, mi ci sono voluti giorni per trovare qualche tell dai giocatori lì, tanto che a un certo punto mi sono domandato se ne valesse la pena, o dovessi concentrarmi sullo shot clock. Poi quando ho iniziato a decodificare alcuni di questi giocatori, sicuramente ne è valsa la pena. Comunque contro il giocatore random di turno è più facile e profittevole.
Chiaramente in un pool dove tutti giocano GTO di base con qualche exploit qua e là , il valore dei tell cambia. Ci sono degli aggiustamenti che puoi fare nei diversi pool di giocatori, e conoscere quale strategia usare in ogni field è una chiave importantissima per il successo.”