Rebuy o non rebuy? È questo il problema. C’è chi è favorevole, a chi non importa, e chi rimpiange i tempi del caro freezeout.
Daniel Negreanu è piuttosto combattuto nella questione: tra i suoi propositi per il 2020 c’era “non fare più rebuy”, ma è curioso, considerando che ne detiene il record assoluto in un singolo torneo…
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Negreanu e l’inutile frenesia di rebuy
Tutto risale al lontano 2006, durante le WSOP. Solo 4 eventi di tutto il palinsesto avevano la possibilità di rientrare una volta eliminati dal torneo, e due erano No Limit Hold’Em da €1.000.
A quei tempi, con la formula rebuy illimitati, i professionisti abusavano letteralmente di questa opzione, ritenendola (per stessa ammissione di Negreanu) un enorme vantaggio per i poker pro, e già all’epoca si temeva che potesse danneggiare i giocatori amatoriali.
Insomma, tra Negreanu, Matusow, Gavin Smith e altri pro si era creata una vera e propria gara di rebuy. In meno di un’ora dallo start c’erano già giocatori con 7, 8 rientri alle spalle, e poi Daniel Negreanu che poteva “vantare” 13 ingressi.
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La storia poi si fa surreale: Negreanu ha raccontato che un player del suo tavolo ha vinto 26 mani di fila, e nella maggior parte dei casi DNegs era in all in con lui.
Ovviamente, testardo e convinto di poterne trovare vantaggio, Daniel continua con i suoi rebuy, arrivando alla pausa limite con all’attivo 46 rebuy e 2 addon, il tutto per uno stack di… 9.900 gettoni.
L’aneddoto simpatico è che Danielino avrebbe dovuto arrivare almeno al Final Table per riuscire a fare break even da quel bagno di sangue, e non riuscì nemmeno ad arrivare ITM!
Per la cronaca il torneo richiamò 754 giocatori fisici, ma un totale di 1.691 tra rebuy e addon, e il contributo di Negreanu al montepremi fece la felicità di Phil Hellmuth, che si aggiudicò uno dei suoi innumerevoli braccialetti incassando $631.863.
Daniel dopo 10 anni: “Mai più rebuy”
Probabilmente Daniel si era adagiato sugli allori della sua precedente vittoria, un paio di anni prima, dove cinse il braccialetto al suo polso dopo aver sudato 27 ingressi.
Date situazioni simili piuttosto frequenti (il vincitore del PLO rebuy 2007 Layne Flack fece 22 rebuy), nel 2009 le World Series Of Poker rividero le loro scelte e impedirono questa giungla selvaggia di rebuy, scelta che incredibilmente è stata lodevolmente approvata da Danielino stesso.
Secondo Negreanu i giocatori dovrebbero partire con le stesse possibilità di vincere, e queste non dovrebbero dipendere dal proprio conto in banca. Nel 2019, quando considerò l’idea di non fare più rebuy, twittò la sua scelta dicendo:
“Non arriverò altrettanto spesso a premi, non farò altrettanti tavoli finali, ma almeno non farò parte di qualcosa che credo non abbia ragione di esistere, o quantomeno di essere la norma.“