Facciamo un passo indietro, e invece di parlare nello specifico del poker diamo un’occhiata a cosa sia il gioco in generale.
Sì, perché nonostante molti (se non la maggior parte) dei poker player prenda le carte in mano attratto dai soldi, il poker è e resterà sempre un gioco. A volte si può vincere, a volte si può perdere, a volte si può essere migliori degli altri, ma l’importante è trovare sempre stimolo e divertimento in ciò che si fa.
Il consiglio vale anche rivolto verso l’esterno, non siate egoisti. Fate divertire anche chi è al tavolo con voi, non insultate i fish e lasciate che facciano le giocate più bizzarre che vengono loro in mente. Voi guadagnerete, loro non si sentiranno scemi e tutti si divertiranno di più.
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Il gioco secondo Caillois
Il gioco è sempre esistito da che si abbia memoria, e probabilmente anche da prima che imparassimo a tramandare i ricordi storici alle generazioni successive.
Curiosamente però ci abbiamo messo parecchie centinaia d’anni per cominciare ad interrogarci su cosa sia, come funzioni, che benefici abbia.
Uno dei principali studiosi del gioco fu il francese Roger Caillois, nato agli inizi del 1900 e morto nel ’78. Autore di “I giochi e gli uomini”, Roger ha analizzato il ruolo del gioco nell’essere umano, e ha successivamente diviso il macro universo del gioco in quattro distinte categorie, ognuna corrispondente a una specifica esigenza psicologica di chi gioca.
È importante sottolineare che non ogni gioco conterrà tutte le categorie, e che la presenza di una non esclude un’altra.
Agon – la competitività
Il nome richiama subito alla mente la parola “agonismo”, ed è assolutamente ciò di cui si sta parlando.
L’Agon è il bisogno del giocatore di emergere, dimostrarsi migliore degli avversari superandoli grazie alle proprie capacità, senza vantaggi rilevanti. Una situazione di partenza di parità è un requisito infatti necessario.
Nel poker questa componente è molto forte. La situazione di uguaglianza alla partenza è praticamente sempre rispettata, nessuno ha un vantaggio che non risieda nella propria preparazione. Il desiderio di vincere è altissimo, sia per una questione meramente economica, sia per soddisfazione personale. Pensate a quante volte un hero call ben assestato vi ha reso fieri di voi, o alle emozioni di vincere un torneo.
Alea – la casualità
Si riferisce alla componente aleatoria del gioco, ovvero la parte di casualità, o fortuna se volete. È presente in un grandissimo numero di giochi, e nell’analisi di Callois si colloca all’estremo opposto di Agon, senza però entrarci in conflitto.
Come il poker stesso insegna, è possibile trovare competitività e casualità nello stesso contesto. Ogni mano è generata in maniera casuale, ma con l’impegno e la preparazione che mirano a soddisfare l’agonismo, possiamo limitare l’impatto della componente aleatoria. Insomma, non serve che vi spieghiamo che pushare ogni mano è sostanzialmente diverso da giocare ragionandoci su.
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Mimicry – la finzione
“Mimicry” è il bisogno di chi gioca di immedesimarsi in un altro personaggio, di mascherarsi, di fingere, di uscire dalla persona che è. Immaginate i giochi di ruolo alla Dungeons and Dragons o ai videogiochi immersivi in prima persona.
Nel poker questa componente non è predominante, anche se l’immagine al tavolo potrebbe essere diversa dalla persona che siamo nel quotidiano; magari silenziosi e immobili, magari chiacchieroni e iper-espressivi.
Un modo un po’ più laterale di vedere il mimicry nel poker può essere banalmente il bluff, dove si maschera la propria mano facendola passare per una più forte.
Ilinx – l’ebbrezza
Ilinx viene letteralmente tradotta come vertigine, si riferisce al desiderio di provare emozioni così forti da essere sentite a livello fisico, come un ottovolante o il bungee jumping per intenderci. La cosiddetta adrenalina.
Nel poker è più rara che in altri contesti sicuramente, ma se non avete mai provato emozioni giocando a poker… non vi crediamo. Un mono-out al river, raddoppiare in bolla di un Final Table importante, un bluff in heads-up.
Avete mai visto un Final Table WSOP? Ognuno di quei nove ha “Ilinx” da vendere, garantito.
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