I downswing sono il terrore di ogni pokerista, ma ciò nonostante esistono e affliggono anche i migliori.
Persino Phil Galfond, decisamente non l’ultimo arrivato, ha dei periodi di pessime performance ai tavoli. In questo articolo, Phil regala i suoi consigli su come gestire le bad run nel poker.
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Prendere una pausa
Ogni tanto è un giorno, ogni tanto una settimana. Dipende dalla situazione, dipende se devi grindare per la rakeback e dipendi da quei soldi. Non conosco la tua situazione, ma per me funziona bene, prendermi il mio tempo e riprendere la prospettiva.
Ho un amico che mi da consigli di finanza, e usa sempre questa citazione di Churchill:Â ‘Non sprecare una buona crisi’.
Prendi una pausa, esci con gli amici, rimetti in ordine le priorità : il poker e i soldi non sono tutto.
Conosci te stesso
Devi sapere cosa ti spinge a giocare a poker prima di tutto. Spesso mi accorgo di come le mie azioni non combacino con i miei veri obiettivi. Magari sento una pressione di giocare molto perché c’è una partita troppo buona, e metto da parte cose come la salute, famiglia, alimentazione.
Da una prospettiva pokeristica ciò che importa per me è essere competitivo ed essere più forte possibile. Sentirmi obbligato a giocare e grindare non mi fa progredire verso i miei obiettivi reali.
È molto facile perdere la visione di questa cosa, e non ho una soluzione definitiva. Magari ogni mese rivedere i propri obiettivi e guardare quelli del mese precedente, chiedersi se le proprie azioni seguono i nostri obiettivi.
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Usare un calcolatore di varianza
Puoi provare su pokerdope.com. Inserisci i tuoi dati e vedi quanto è probabile che nelle ultime 4.000 mani hai perso quella cifra. Ti accorgerai che a volte sei sfortunato, a volte giochi peggio come conseguenza della sfortuna, oppure puoi avere torto sulle cose che pensi. Forse non sei a quel livello, e se non sei consapevole di questa possibilità ti stai deludendo da solo.
Se i 10 giocatori migliori del mondo giocano tra di loro, tutti pensano di essere il migliore, ma uno perderà perché avrà torto. Se il poker fosse scacchi, nessuno giocherebbe per soldi, perché tutti sanno a che livello si trovano.
Il mio consiglio è confrontarsi con una community, trovare un coach, iscriversi a un sito di training, e scoprire a che livello sei, capire perché credi di essere migliore di un oppo in particolare, e trovare tutte le risposte.