Fedor Holz: L’importanza della consapevolezza della propria situazione

Gen 12, 2022

Fedor Holz continua a sorridere: +$14.651 nella sfida contro 'limitless' coin rivet invitational

Fedor Holz può essere considerato uno dei migliori giocatori di tutti i tempi. D’altronde non ci si conquista a caso la fama di “enfant prodige“, e nonostante il periodo in cui poteva vantare di essere il migliore in circolazione non sia durato così a lungo, è difficile parlare di lui come una delle solite meteore.

Holz ha dimostrato più volte di avere una marcia in più rispetto alla media, sia in termini di skill, che di testa e soprattutto di capacità organizzativa.

Per questo uno dei segreti che rivela nel suo ultimo video “Tre consigli per diventare un professionista di poker“, il più importante, risiede proprio nella capacità di valutare correttamente la propria situazione. 

 

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Il segreto numero uno di Fedor Holz

La cosa più importante per diventare un professionista è fare l’inventario, valutare per bene la tua situazione. 

La ragione è che molte persone non capiscono a che livello siano. So che non è semplice da capire bene, ma puoi farti una buona idea: se mi dici tutto sulla tua storia, statistiche e risultati, posso dirti circa a che livello sei, e tu dovresti fare lo stesso.

Non è tutto qui. Oltre alle skill devi saper valutare la tua situazione personale, perché se sei un principiante puoi sempre diventare pro, ma la strada sarà più lunga. Se non sai nulla, non c’è modo che tu diventa pro in tre mesi, avrai bisogno di uno, due anni a seconda di quanto tempo ci dedichi, quanto impari in fretta, quanto impari efficacemente.

La cosa più importante di tutte però è saper valutare la tua situazione e gestire le aspettative. Se hai un lavoro a tempo pieno ma vuoi diventare un pro ti serve un piano, ti serve un modo di capire come arrivare al punto dove puoi smettere di fare altro.

Essere pro e avere un lavoro a tempo pieno non sono cose che vanno d’accordo, almeno io non riesco a pensare a nessuno capace di riuscirci. Hanno due stili di vita completamente differenti, se hai un lavoro il poker resterà sempre al massimo un hobby.

 

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Per questo penso sia importante fare l’inventario ed essere onesti con sé stessi, per non avere aspettative sbagliate. Non puoi diventare il migliore se dedichi al poker 10 ore a settimana, è semplicemente impossibile.

Il tempo che investi è importante, ma altrettanto lo è il modo in cui lo investi. Ho visto giocatori dedicare 40, 50, 60 ore ma avere vita dura per diventare pro, perché non mettono alla prova il loro mindset.

La cosa più importante secondo me è mettere in discussione tutto quello che si fa: la propria bravura, a che punto si è, il proprio approccio. Trova input da altre fonti, chiedi a persone che ce l’hanno fatta.

Credo che sia molto facile arrvare ai mid stakes e agli high stakes, ma molto difficile superare gli high stakes. È facile riuscire a battere tornei ABI 100, 150 dollari, ma molto complicato battere i livelli più alti.

Questo è perché poca gente ai mid stakes dedica abbastanza tempo e continuità nel miglioramento, quindi se sei uno che si impegna puoi fare molti passi avanti rispetto a loro.


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