Andrea Crobu è uno di quei nomi conosciuti da tutti i poker player in Italia. Potrà non aver fatto la storia di questo gioco come altri suoi colleghi, ma da 10 anni – da quando era solo un giovane ventenne – non ha mai smesso di apparire nelle principali testate di settore.
In questi ultimi giorni abbiamo visto del movimento nella sua pagina Facebook per un doppio “brag” più che giustificato! Un paio di domeniche fa ha shippato il torneo più esclusivo di PokerStars, il Sunday High Roller, e pochi giorni dopo ha registrato la migliore sessione della sua vita ai tavoli cash game.
Potrà essere abbastanza per un’intervista? Raccomandiamo di leggere fino in fondo, perché ci sono molte riflessioni interessanti e anche consigli per i grinder in ascolto!
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Andrea Crobu vince il Sunday High Roller!
Ciao Andrea, complimenti per la vittoria! Come è andata, c’è stato qualche spot interessante?
“Innanzitutto grazie per i complimenti! Mi piace giocare i tornei con poco field e non KO, l’High Roller è il mio preferito. Di solito gioco solo le Series, non gioco tanto la domenica, gioco davvero poco MTT e di solito me la prendo offline perché gioco sempre cash.
Il torneo è filato tutto liscio, mi sono messo subito deep con più di 100bb in una dinamica tra reg dove 4-bet callo uno shove in cui oppo gira A-4s e vado io con Q-Q. Fila tutto liscio fino in bolla dove sono 1/22, sono arrivato al FT con 50x, poi ho perso uno spot contro Candido e mi sono dovuto mettere un po’ in panchina perché lui era stra chipleader. Lì ho lasciato fare a lui, anche perché c’erano troppi short e non avevo molto spazio per muovermi.
Poi a 4 left la musica è un po’ cambiata, ho bustato uno short, sono andato a 40bb e ho potuto giocare le mie strategie che sono molto più deep. Poi in heads-up partivo 2:1, sono riuscito a recuperare e infine ho coolerato A-K vs A-Js.”
Il video-replay del final table vinto da Crobu
Ormai giochi MTT solo se non sono PKO? Cosa non ti piace di quella disciplina?
“Diciamo che anche se sono KO gioco, però odio questo format perché secondo me è troppo gambling, alza troppo la varianza. Non hai molta fold equity preflop, vieni spitato (in questo caso, “chiamato con mani marginali” ndr) più largo per le taglie… Possono essere divertenti perché comunque ci sono taglie e tutto, però tolgono anche una grossa fetta di montepremi che viene comunque distribuita tra tutti gli out.
È un buon marketing a vantaggio di Stars, perché comunque chi busta 100° magari ha vinto 6-7 taglie e può ancora giocare, però io odio questi format. Preferisco magari un Mystery Bounty, con taglie che spostano.
Però davvero troppi tornei KO in una singola sessione, è troppo stressante, ne metterei uno o due non di più. Di base odio mettere le chips in mezzo e giocarmi i colpi, però siamo arrivati in un nuovo futuro dove con 30-35x si va dritti. Un tempo con 35x 6-bet callavi la 7-bet e potevi anche giocare post 😂 Diciamo che odio queste nuove dinamiche che si sono create, e in un KO è anche peggio. È più gamblata.
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La miglior sessione cash della vita di “Antiregs”
Veniamo alla sessione cash da record. 10 ore ai tavoli non sono poche, sei abituato a sessioni fiume simili o è stata un’eccezione? Ti ha messo alla prova o sei rimasto in focus tutto il tempo?
“È stata la mia sessione più grossa in termini di soldi vinti, ma non in termini di stack. Sono comunque circa 15 stack, quindi un’ottima sessione, anche se ho avuto altre sessioni dove ho vinto più stack ma non a questi livelli, quindi ad oggi questa è la migliore.
Diciamo che ho ripreso a giocare a pieni ritmi, a seconda dell’action che trovo. Se c’è una buona partita e buon traffico, vado full focus 24 ore su 24. Diciamo che sono tornato come quando giocavo NL25 che c’erano le milestone, io ero supernova, quasi SNE, e grindavo 14 ore al giorno. Adesso ho ripreso questi ritmi, faccio tutti i giorni dalle 14.30 alle 19.00, stacco, mi alleno, alle 22.00 sono di nuovo al pc fino alle 06.00 e all’una sono di nuovo sveglio.”
Nel tuo post di facebook fai una frecciatina “Exploit > GTO”. Qual è la tua opinione al riguardo? Come studi il gioco, personalmente?
“C’è sempre stato un dibattito tra queste due strategie. Ho sempre scelto l’exploit perché secondo me è il vero poker, fai giocate a cui il solver non arriva perché gioca lineare – e giustamente fa soldi così. Però secondo me l’exploitative ti può far fare ancora più soldi.
Potrei farti 1000 esempi, se conosci oppo alla perfezione lo puoi exploitare con le tue linee e fai più soldi. Il cervello umano non ragiona come la macchina, sei tu che lo conosci e puoi creare metagame, un flow, lo porti a hero-callarti, sai quando puoi farlo foldare, come metterlo in difficoltà.
Io ho studiato con un ottimo coach fino a due anni fa, poi ho lasciato perdere il solver perché mi annoiava. Di tanto in tanto solvo qualche spot per vedere come gioca, ma non mi interessa più di tanto.
Credo che giocare ottimale vada benissimo, ma penso che si debba fare un misto tra exploit e GTO. Conoscere la game theory ma deviare con linee exploitative, è il mix perfetto.
Poi conta anche con che tipo di pool stai giocando. Io odio le persone che, se devi dalle linee del solver, pensano che sei scemo. So quello che sto facendo, so che il solver non gioca così, ma se faccio una certa move o linea che il solver non usa, la faccio perché so che contro quel tipo di player posso prendere più valore.
Sento spesso critiche verso il mio gioco, ma so cosa faccio. Faccio i soldi a questo gioco da 10 anni! Poi un domani quando avrò voglia di tornare a studiare magari lo farò.”
Hai consigli per il nostro pubblico, diciamo per un field mid stakes?
“Consigli per i mid stakes? Bella domanda, ormai i field si sono induriti e anche al 25 e al 50 ci sono molti player validi.
Lo studio è essenziale, affidarsi a un coach è la base, e giocare più mani possibili per abbattere la varianza. Soprattutto, focus sull’obiettivo al 100% senza mai mollare, senza cadere ai primi swing, né sentirsi Dio se vinci 50 stack in un paio di settimane. Potrebbe essere bravura o god-run, ma consiglio sempre cautela e andare step by step, soprattutto a chi fa uno shot di quelli alti.”