La storia di un Phil Galfond ancora molto giovane è stata raccontata di recente, da chi lo ha visto crescere dai tempi del college. Tutti noi conosciamo gli ultimi anni di vita di uno dei personaggi più istrionici e chiacchierati della storia recente del poker mondiale. Di lui si sono dette e scritte tante cose, ma lui stesso ha contribuito con la sua opera a far parlare tanto di sé.
Questa volta, di lui si parla in maniera forse più introspettiva, attraverso una storia che lo vede protagonista ma relativamente ai suoi inizi. Quando era ancora un giovane frequentatore del college che vide iniziare una sua nuova vita partendo da appena… 100 dollari
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Il Phil Galfond degli inizi
Durante il primo anno di college, Phil Galfond si avvicinò al gioco del poker online. Il suo primo deposito non fu di certo di poco conto, in quanto l’allora giovane Phil versò 100 dollari. Nel giro di poco tempo, questi dollari sono diventati ben 100mila. Nel giro di due anni, invece, con la mente rivolta sempre più al poker e sempre meno agli studi, avvenne il volo fino ai 2 milioni.
Fino a toccare un altro apice importantissimo, quello che portò Phil Galfond a vincere ben 8 milioni di dollari. E in quegli anni del college vennero strette alcune amicizie cruciali per la storia di Phil. Gente e giocatori come Matt Berkey, Jason Koon, Maria Ho, Landon Tice, Andre Robl e Nick Schulman. Tutti personaggi che sono poi apparsi in un docu-film sulla vita di Galfond.
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E poi ci sono state le Phil Galfond Challenges, che ci hanno tenuti incollati allo schermo per mesi, alcuni anni fa. In molti ricorderanno la prima sfida, quella contro VeniVidi. Alla storia è passata la vittoria di Phil, ma nel docu-film si vede quanto è stata dura per lui affrontare una challenge del genere, sia all’inizio che soprattutto nella fase centrale che fu ricca di insidie e di complicazioni.
Tanto che a un certo punto Galfond pensò anche di ritirarsi. Alla fine, però, con una grande rimonta conclusa a 5 mani dalla conclusione, arrivò una clamorosa vittoria. Una storia di mindset che è stata raccontata nel dettaglio dal suo mental coach, Elliot Roe, altro protagonista del docu-film.
