La nostra riflessione su Michael Addamo non ha poi radici tanto lontane nel tempo. Partiremo dalle dichiarazioni rilasciate in queste ore da Dario Sammartino, uno di quegli uomini che sa riconoscere il talento. Il nostro top player, intervistato dai colleghi di Assopoker, ha provato a dire la sua proprio sul player australiano, usando parole non di poco conto:
Sul piano internazionale c’è un solo nome possibile da fare: Michael Addamo. Inutile girarci intorno, attualmente il gap tra lui e gli altri è enorme. D’accordo che quest’anno ha avuto una run incredibile, ma la verità è che ha una marcia in più su tutti noi e temo che sarà così anche nel 2022. Non parlo necessariamente solo da un punto di vista tecnico, dove le distanze possono essere relative, ma anche e soprattutto sotto l’aspetto mentale. Tutti ormai hanno quasi paura a giocare contro di lui, e nel poker queste situazioni ti avvantaggiano molto.
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Parole importanti e non utilizzate a sproposito, che ci portano a fare una riflessione importante. Anche perchè Dario non è stato l’unico ad ammettere pubblicamente la forza di Michael.
Michael Addamo è davvero il più forte?
Potremmo citare un altro esempio, da parte di un giocatore che non è mai stato particolarmente morbido con i suoi colleghi. Stiamo parlando di Shaun Deeb, che pochi giorni fa aveva lanciato una sfida a Phil Hellmuth. Tuttavia, a proposito di Addamo, i suoi pensieri sono questi:
Credo di aver trovato finalmente un’idea riguardo alla quale tutti nell’ambiente del poker sarebbero d’accordo. Potremmo indurre Phil Hellmuth e Michael Addamo a chiudersi negli studios di PokerGo e giocare heads up, così finalmente anche noi potremo vincere dei tornei.
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Non lo chiameremmo complesso di inferiorità nei confronti del player australiano. Piuttosto la vediamo come una presa di coscienza del fatto che attualmente Addamo è il più forte in circolazione. E tornando a rifarci alle parole di Sammartino, si tratta di edge allo stato puro. Non è solo bravura al tavolo, ma anche una specie di “controllo mentale” sugli altri giocatori.
D’altronde non si vincono nove milioni in un anno per caso, distruggendo di fatto il field degli high stakes in varie circostanze…
