Il forte professionista americano Jonathan Little insegna come pensare in termini di range, caratteristica numero uno del giocatore che vuole vincere.
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Come pensare in termini di range – Jonathan Little
È un concetto che devi assolutamente capire se vuoi avere una chance di avere successo nel poker: come pensare in termini di range.Â
Non vuoi pensare alla mano che hai ma a tutte le mani che giocano alla stessa maniera, così sarai più difficile da affrontare, e vuoi pensare allo stesso modo per le mani del tuo avversario.
Preflop
Facciamo un esempio: apri K♥J♥ da early position. Quali altre mani ragionevolmente giocheresti alla stessa maniera? In questo scenario non hai la tua mano, ma tutto il tuo range. Diciamo che hai un ventaglio di mani simile a questo, e tutte queste mani le rilancerai a 3bb.
Non fare l’errore di rilanciare AA a 5bb, perché così indebolirai il tuo range di raise 3bb e avrai un range di 5bb molto molto forte. I tuoi avversari potrebbero approfittarne.
Flop
Chiama il BB e al flop scendono Q♠8♥2♠. BB checka, tu realizzi che hai solo K alto, ma devi pensare a come questo board si interfaccia con il tuo range in generale.
Avrai delle mani di buon valore, come le tue top pair, i set e le overpair, dei draw come progetti di colore e scala, ma anche backdoor. Dovresti puntare i draw tanto quanto punti le tue mani migliori per evitare di essere exploitabile.
Poi ci sono le tue mani marginali, come JJ, A8s, 66, in questo caso anche Asso alta. Con queste mani dovresti pot-controllare perché non sono abbastanza forti per giocare piatti enormi. Giocandole passivamente spingi anche i tuoi avversari a bluffare più spesso, e potrai approfittarne chiamando.
Infine c’è la spazzatura, come KJo, 76 senza picche né cuori e roba così che vuoi tranquillamente check-foldare.
Turn
Noi puntiamo, l’avversario chiama ed esce J♣ al turn. Ora abbiamo coppia, che facciamo? Come prima, categorizziamo le mani del nostro range.Â
La nostra coppia di J è diventata una mano marginale. Vorremo puntare di base KQo+ QJs+, QQ+, T9s e 88, le premium value hands, checkare le mani di medio valore come le top pair più scarse e le middle pair, checkare la spazzatura come i backdoor che non si sono realizzati.
Notate che a ogni round una certa porzione del range viene rimossa. Al turn non avremo nel range tutto il mid value e le trash hands, perché le avremmo checkate al flop, e allo stesso modo se checkiamo al turn usciranno dal range tutte le premium hands e i draw forti.
River
Dopo il check al turn, il river è 3♥ e l’avversario punta. Dobbiamo capire che mani può avere. Penso sia una cosa di questo genere.
In questo scenario penso che punterà le mani in rosso per valore, e tutti i draw mancati per bluff. In più qualcuno potrebbe avere un range di valore un po’ più thin, magari con mani come A-J.
Lui punta 13 su pot di 21, offrendoci pot odds per chiamare con un’equity del 28%. Se il range assegnato è accurato, vediamo che fa una bet il 46% delle volte, di cui il 34,7% in bluff. Ci basta essere buoni il 28% delle volte, lo siamo il 34,7% quindi easy call.