Se qualcuno ti chiedesse quale avversario rivorresti indietro, dovresti indicare quel reg-tard dei tempi del NL2, però quando ti trovi contro un avversario validissimo di cui ammiri il valore, il rispetto a volte prende il sopravvento.
È di questo pensiero anche Phil Galfond, che sul suo canale YouTube risponde alla domanda “Chi è l’avversario che ti manca di più?” indicando niente meno che Viktor Blom, e ricorda le emozioni provate in quelle epiche sfide high stakes.
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“Beh, ovviamente ci sono alcuni giocatori che hanno perso molti soldi contro di me contro cui mi manca giocare, ma direi che l’avversario che mi è mancato di più, per via della sfida e del divertimento è Viktor Blom, Isildur1.
Io ho la mia miglior vincita di tutti i tempi contro di lui, ma ho anche la mia giornata di perdite più importanti contro di lui, e se guardassi tutto l’insieme probabilmente sarei in positivo di poco. Negli anni questo è cambiato, ma sono sempre stato un giocatore che non studiava quanto i miei colleghi, facevo un lavoro migliore nel capirli, nel manovrarli in un certo senso a mio vantaggio.
In particolare prima dei solver, contava molto il game-flow, e pensieri come ‘Oh, ha appena fatto questo, quindi penso che cambierà in questa maniera e io devo essere uno step avanti a lui per contrastarlo.’ Ed era qualcosa in cui sono sempre stato molto forte… ma Viktor era più bravo di me, anche se io studiavo di più. Con le altre sfide era il contrario.
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Mi è davvero piaciuta quella sfida, cercare di stargli dietro in un’area in cui di solito ero il giocatore più forte, l’adjusting. Sapere di essere in vantaggio su un’area in cui di solito ero il giocatore più debole, lo studio, mi ha spinto in molti modi.
E onestamente non credo di averlo raggiunto in quel senso. Probabilmente penso di essere un po’ vincente contro di lui solo perché i miei fondamenti erano migliori. Ma non credo di averlo raggiunto in termini di rimanere un passo avanti, adattarsi e contro-adattarsi.
Quando io ero pronto per fare un aggiustamento era come se lui stesse aspettando proprio questo. È strano, ma è stato davvero bello assistere a questa cosa, un po’ come quando guardi le Olimpiadi e un atleta fa qualcosa di fantastico.
Non mi piaceva essere battuto in questo modo, ma è stato meraviglioso averlo visto e vissuto. Mi sono divertito anche per questo.”