Trovare una persona che legga questo blog e non conosca Phil Hellmuth è più raro che prendere un mono-out al river, ma forse in pochi conoscono la storia di The Poker Brat.
In questo articolo andremo a scoprire chi è Phil Hellmuth, partendo dalla sua prima partita fino al giorno d’oggi.
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Phil Hellmuth, la storia
Phil Hellmuth Jr. è nato a Madison, Wisconsin, il 16 luglio 1964, figlio di un preside dell’università e di una scultrice, è il primogenito di 5 fratelli.
Dopo le scuole superiori, Phil Hellmuth Senior incoraggiò il figlio a intraprendere l’università, e fu lì, nell’università del Wisconsin, che Hellmuth prese per la prima volta le carte in mano giocando con i compagni di università.
The Poker Brat ricorda ancora il luogo dove giocò per la prima volta nel 1985 una partita dal buy-in di $5, e sottolinea come ai tempi si potesse fumare marijuana senza essere disturbati da nessuno, ma se ci si fosse fatti sorprendere a giocare a poker si poteva essere espulsi! Apparentemente all’epoca il poker era considerato peggio delle droghe.
Scoperta subito la passione e la predisposizione, Hellmuth si allargò verso altre partite della zona, contro dottori, professionisti, uomini d’affari, riuscendo facilmente a vincere abbastanza soldi da decidere di lasciare il college e andare a Las Vegas.
Il primo shot non andò benissimo a Phil, che con un bankroll risicato fu costretto a tornare a casa, lavorare in una fattoria per rifarsi un capitale di base e infine tornare a Las Vegas.
Hellmuth ripeté questo procedimento svariate volte prima di riuscire a stabilizzarsi nella Sin City.
The Poker Brat a Las Vegas
Phil Hellmuth passava ore a grindare ai tavoli cash low stakes per accumulare bankroll e pagare i debiti dell’università. Passarono un paio d’anni così, prima di sentirsi all’altezza di debuttare nei tornei più grandi.
Nel 1988 arrivò quinto a un $1.500 7 Card Stud per $15.000, e lo stesso anno arrivò 33° al WSOP NLHE Championship.
Il primo braccialetto di Phil Hellmuth fu anche il più memorabile secondo lo stesso protagonista: il WSOP Main Event 1989 dove sconfisse Johnny Chan per $755.000, interrompendo sul più bello il back to back to back del giocatore cinese, vincitore dei Main Event 1987 e 1988.
Phil Hellmuth: record e risultati
Con quella vittoria Phil ottenne il suo primo record, quello di giocatore più giovane (all’epoca) ad aver vinto un Main Event WSOP.
In questo momento Hellmuth è il secondo giocatore con più piazzamenti a premio nelle WSOP, superato solo da Daniel Negreanu, e detiene il record di più tavoli finali (61) e il maggior numero di braccialetti vinti (15).
Inoltre Phil è l’unico giocatore ad aver vinto un Main Event WSOP e un Main Event WSOPE.
Per tutti questi meriti, Hellmuth è entrato a far parte della Poker Hall Of Fame nel 2007.
Attualmente le vincite lorde di Phil riportate da Hendon Mob ammontano a $24.217.333 per un 21° posto nella All Time Money List.
Il premio più rilevante, alla faccia di chi lo vuole perdente negli High Roller, arriva dal Big One for One Drop del 2012, dove uscito 4° si è intascato $2.645.333, e anche il secondo da $1.600.000 proviene da un 4° posto al Super High Roller Bowl da $300.000 di buy-in.
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“The Poker Brat”, filantropia e altro
Presente in numerosissime apparizioni televisive, quello che distingue principalmente Phil dal resto dei giocatori di poker è la sua attitudine al tavolo: emotivo, fragile al tilt, spesso maleducato e presuntuoso… ma alla fine tutti lo amano, e il sogno di ogni poker player è far tiltare Phil Hellmuth.
A questo è dovuto il soprannome “Poker Brat“, che lui ha serenamente accettato. Secondo alcuni, Phil è perfettamente conscio della sua immagine, e sa anche alla perfezione come sfruttarla per vincere contro gli avversari.
Da quando Phil ha messo piede a Las Vegas fino ad oggi, dopo oltre 24 milioni di dollari vinti, c’è sempre stato chi ha criticato il suo gioco, reputandolo più scarso di chi lo circonda.
Effettivamente le strategie di Phil al tavolo sono, per così dire, particolari, ma i risultati parlano da sé, ed è statisticamente improbabile essere i più fortunati per 4 decadi consecutive.
Non manca anche la componente scenica nel campione del Wisconsin, che ha l’abitudine di presentarsi alle World Series Of Poker vestito in costumi sgargianti.
Quando, oltre un decennio fa, accadde lo scandalo Ultimate Bet, Phil era sponsorizzato dalla stessa poker room, e molti insinuarono brutte voci sul suo conto. Hellmuth era molto preoccupato di ciò, ma il manager della room ammise che nella truffa fecero in modo di tenere Phil all’oscuro del tutto, sapendo che fosse troppo onesto per approvare.
Hellmuth successivamente si impegnò per far restituire ai giocatori di UB i soldi dovuti, e i -pochi- che sono riusciti a recuperare il proprio bankroll lo devono probabilmente a Phil.
Non è l’unico segno di bontà nel cuore del giocatore più fastidioso del mondo, che ha anche organizzato molti eventi di beneficenza, raccogliendo oltre 20 milioni di dollari per le cause più disparate.
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Photo Credits: Enrique Malfavon, Poker Central