Il poker in versi – Palleggiata in stile suino

Feb 6, 2020

maiale

A volte scrivere di poker è quantomai ostico per chi, come me, ha la testa altrove.

C’era una cosa che dovevo fare oggi, ve lo giuro, ma non la ricordavo proprio.

Cercare un bel contenuto da scrivere non è sempre facile e allora, perché non inventarselo?

Sullo sfondo c’è Mac Miller, penso a uno spot, una mano, una situazione di gioco.

Le rime si intrecciano, i pensieri fanno altrettanto. Ed ecco il risultato…

Palleggiata in stile suino

 

La fase è di quelle, che quando ci stai

ti suda la pelle e ti cacci nei guai.

La bolla è vicina e il CL martella,

Small blind è una mina, ma cazzo, che bella

la mano che spilli, promette scintille

e allora ci sta, con quelle due carte

e pochi cavilli, tribetti for value

dicendo “E sticà!

 

Oerre ci pensa, poi folda di botto,

il missile invece, cold calla da sotto,

o almeno tu speri , che metta da dietro,

e invece post flop, lo stronzo snap-betta.

Io dico: “Su aspetta, non dico tankare,

ma almeno aspettare che il sangue fluisca,

quel poco che basta a farti pensare

che forse qualcosa la possa anche avere.”

 

Che mica son qui, come ogni sera

a farmi pwnare dal primo che spera.

Da chi come te, di regole e gioco,

in fondo c’ha sempre capito ben poco

Flattiamo, suvvia, lo so che ti piace

scherzare col fuoco. O forse son io,

che in mezzo a una via, mi trovo un po’ a far

la figura del topo.

 

La trappola è tesa, da chi non si sa,

che poi tanto al river, con doppio check back,

riusciamo a scoprirla, ‘sta verità.

E invece lui shova: “Diocristo perché,

non reppi una sega e intanto sta a me,

capire se è giusto, o forse non è,

stracciare d’istinto sta coppia di Re“.

 

La mano mi trema, la testa non c’è,

foldo convinto, anzi non tanto

eppure vabé, s’è rotto l’incanto,

magari ce l’ha, magari non mente

tanto oramai n’ci posso fa niente.

 

E Oppo che fa? Sbragato panciolle

davanti al sofà, il porco grugnisce

e in chat inveisce: “Bella compà

Scrive di tutto, cornuto d’un bue,

mostrando contento ‘na coppia di Due.

 

Ah ecco, ora ricordo che dovevo fare: qui a Berlino c’è Frankie hi-nrg che presenta il suo libro: “Faccio la mia cosa”.

L’ho sempre adorato, sin da ragazzino, e forse è proprio pensando a lui che inconsciamente ho partorito l’idea di parlare di poker facendolo in rima. Byeeee!

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Foto di Pexels da Pixabay

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