Insieme alla manager Jeanne David, Kristen Foxen è la new-entry annuale della Women in Poker Hall Of Fame che riunisce le ‘Glorie rosa’ del poker.
In una intervista a poker.org la titolare di cinque bracciali WSOP, di cui più volte abbiamo apprezzato le giocate ardite, ha spiegato i motivi che rendono questo riconoscimento per lei tanto speciale, oltre ai momenti chiave del percorso che l’hanno portata a raggiungere questo traguardo davvero importante da un punto di vista personale.
Il riconoscimento della motivazione extra
Per iniziare, Kristen dettaglia i motivi per cui questo riconoscimento significa molto per lei.
E’ stato davvero un onore essere entrata. Ad avere successo nel poker ho sempre avuto la motivazione extra di rappresentare le donne nel mondo del gioco. Per me è significativo perché lo vedo come un riconoscimento del tempo e del duro lavoro che ho dedicato al poker.
D’altronde la prospettiva di ‘donna nel poker’ emerge con prepotenza quando Foxen-Bicknell nomina la sua fonte di ispirazione, che è poi l’unica donna ad aver portato un tocco di rosa nella Poker Hall Of Fame:
Jennifer Harman è sempre stata una fonte di ispirazione. MI piace il suo portamento quando gioca e penso che sia un esempio per le donne nel poker.
Il momento chiave
Per la moglie di Alex Foxen, il momento chiave del suo percorso pokeristico è stato la vittoria del primo braccialetto alle World Series Of Poker:
Uno dei momenti chiave del mio percorso nel poker è stato sicuramente vincere il WSOP Ladies Championship nel 2013. Assaggiai il sapore della vittoria in un palcoscenico così importante e quel risultato mi diede libertà finanziaria per continuare a giocare. Fu una esperienza così divertente che negli ultimi tempi mi ha portato a spostare il mio focus dal cash game ai tornei.
Meglio gli high-stakes?
Da tempo ormai Kristen è diventata frequentatrice abituale dei tornei high-stakes, ma anche questa dimensione di gioco, spiega, ha i suoi pro e i suoi contro.
Ci sono pro e contro sia nei tornei da buy-in più contenuto, che hanno field più grandi, sia negli eventi high stakes con field più ristretti. Io li apprezzo entrambi. Il mio posto preferito in cui giocare a poker al momento è lo studio di PokerGo dietro casa mia a Las Vegas. Dopo esserci immersi negli eventi Triton questa settimana, con mio marito (Alex Foxen, sconfitto in heads-up al 25k High Roller WSOPE da Alessandro Pichierri) saremo di sicuro alla prossima tappa del circuito. E’ un ambiente davvero confortevole in cui giocare e ogni cosa è curata alla perfezione. Il mio evento favorito potrebbe essere un grande torneo WPT da 10k o un 25k con field grande.
I braccialetti WSOP e la run all’ultimo Main Event
Di recente Kristen ha vinto il quinto braccialetto WSOP ma al riguardo non ha particolari obiettivi:
Non ho nessun numero specifico in testa, ma sono di sicuro felice di aggiungere bracciali alla mia bacheca e continuerò a provarci!
Prima di salutare, la nuova Hall Of Famer rosa rievoca la deep run vissuta all’ultimo Main Event WSOP. Nel corso del torneo ha lasciato agli archivi tante mani spettacolari, ma poi ha alzato bandiera bianca per un errore a suo dire dovuto alla stanchezza:
Le prime due cose che mi vengono in mente se ripenso alla deep-run del Main WSOP sono che il sonno è molto importante e che il Main Event è MOLTO lungo. Tutta l’esperienza è stata surreale, e sfortunatamente per me non è finita in un modo tipico come farsi scoppiare gli assi o perdere un coinflip con AK contro QQ. Giocavo per vincere ma ero a corto di energie e adrenalina, ho fatto una lettura sbagliata e in una mano ho preso una linea che probabilmente non avevo mai preso in tutta la mia vita. Ci è voluta molta forza mentale per gestire la cosa. Non mi sono resa conto di quante persone facessero il tifo per me fino a dopo, ed è stato difficile evitare il pensiero di aver deluso così tante persone. Devo ringraziare in primo luogo Alex e poi tutte le altre persone che mi sono state vicine e mi hanno sostenuto in un modo incredibile. Da questa esperienza uscirò sicuramente più forte.