Cos’è la probe bet?
Si dice “probe bet” l’azione di puntare fuori posizione quando l’avversario ha evitato la continuation bet nella street precedente.
Dalla definizione è facile capire che la probe bet si può fare solo al turn o al river e il requisito necessario è che l’avversario deve essere l’aggressore della mano.
Il vantaggio della probe bet è che il check in posizione del nostro avversario da original raiser ci regala preziose informazioni: se il nostro opponent non è capace di proteggere il suo checking range, potremo exploitare questo leak aumentando il nostro range di bluff.
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In altre parole, spesso l’original raiser in posizione quando eviterà la c-bet sarà sbilanciato verso mani deboli, e noi potremo aumentare la frequenza di bet al turn o al river per vincere il piatto uncontested.
Attenzione, questo non significa né giustifica l’utilizzo della probe bet nel 100% dei casi. Se lo facessimo diventeremmo exploitabili a nostra volta e l’avversario potrebbe adattarsi checkando flop per check-callare o check-raisare nelle street successive.
Quando usare la probe bet?
In linea di massima la probe bet ci consente di aumentare il range di bluff, quindi seguire le regole per un bluff perfetto è un ottimo punto di partenza.
Avere una possibilità di vincere contro eventuali trappole avversarie, privilegiando i nostri draw con poco showdown value, e avere dei blocker per le mani che riteniamo essere nel range di check-call dell’avversario sono due ottimi consigli iniziali.
Anche il board ha la sua importanza. Se l’avversario ha il nuts advantage, per esempio su un board A-Q-7-2 potrebbe aver checkato tutti i set e AQ, puntando finiremmo dritti nella sua trappola.
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Meglio evitare, o quantomeno diminuire la frequenza di probe bet quando al turn (o river) cade una carta che può migliorare gran parte delle mani dell’avversario che hanno missato il flop (leggi: Asso).
Anche se può spaventare, è una buona idea inserire nel range di probe bet le mani con il minor showdown value che abbiamo, perché così potremo vincere il piatto in bluff. Se al turn abbiamo 9 alta per esempio, avremo ben poche speranze di vincere allo showdown, e davanti a una puntata avversaria solitamente sarà meglio foldare che inventarci un check-raise in bluff.
La probe bet risolve in parte questo problema, diventando anche per esclusione la mossa migliore da fare quando il check ci porta alla sconfitta quasi sicura.